Juventus – Inter si giocherà a porte chiuse e senza pubblico.
Così decreta il virus, così la Lega.
#JuveInter a porte chiuse. Lo ha comunicato la Lega Serie A pochi minuti fa
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— JuventusFC (@juventusfc) February 27, 2020
La Juventus – in netta crisi – si ritroverà senza l’appoggio del suo pubblico, in verità già un po’ freddo di recente.
Proprio quando allo Stadium arriva Antonio Conte, il grande ex, che tutti aspettavano per battere e ridimensionare.
La tifoseria bianconera, seppur delusa e amareggiata per la sconfitta rimediata in Francia, vorrebbe esserci a tutti i costi. E, diciamolo pure, non è il pubblico della Juve che deve tacere in questo momento.
A tacere dovrebbero essere – con un pizzico di buon senso e dignità – i calciatori della Juventus stessa.
In primis il sig. Leonardo Bonucci, che, per il grande onore ( sì avete letto bene, onore) che gli è stato conferito, dovrebbe non solo invitare i compagni a tacere, ma farlo lui innanzi tutto.
Sui social certamente, dove oramai continua a scrivere frasi fatte che cozzano in maniera incredibile su come lavora la squadra e come lavora lui medesimo. “Tutti insieme” non è la frase giusta per la Juventus di oggi, evidentemente dilaniata da dissidi interni.
Tutti insieme si può. 💪🏻💪🏻💪🏻 #LB19 #FinoAllaFine pic.twitter.com/LLXllPiFTk
— Leonardo Bonucci (@bonucci_leo19) February 26, 2020
Nelle dichiarazioni ufficiali, ove offre il peggio di sé: da “Dobbiamo tornare a difendere come prima” (cioé, ignoriamo pure i dettami di Sarri) a “Mi manca Chiellini” (perché deLigt è troppo impegnato a ascoltarlo Sarri, invece), passando per varie e eventuali che si confermano puntualmente sul rettangolo verde.
Come quando continua a abbassare la difesa – in netto contrasto con il compagno olandese – o rimprovera con piglio severo Matuidi salvo poi rendersi protagonista di una prestazione confusa, dannosa, da 4 in pagella.
La coerenza, questa grande sconosciuta.
La verità è che la Juventus così tanto arrogante e così poco concreta vista a Lione ha la stessa faccia del suo Capitano.
Che per il bene di tutti dovrebbe osservare la linea del silenzio, lo stesso che ci sarà domenica sera a Torino.
E non saranno le parole né i sorrisi di Ronaldo, mandato astutamente in avanscoperta per imbonire gli animi, a cambiare come per magia la situazione bianconera.
In 15 giorni la Juventus si gioca la stagione. Chissà se ci pensa qualcuno, mentre apre i social per scrivere motti oramai senza senso. Mentre riecheggeranno solo il suono del pallone e i fischi dell’arbitro nel vuoto dello Stadium.
Da questi 15 giorni dipenderanno i destini anche di molti tuoi compagni, caro Leo, “Capitano”.
Silenzio e testa solo al campo.
Daniela Russo