Una Juventus “shock” in negativo si è presentata all’Artemio Franchi di Firenze, subendo nei due tempi l’esuberanza e la voglia di vincere della “nemica di sempre” Fiorentina.
Douglas Costa avrebbe probabilmente festeggiato il suo compleanno con il botto, stappando una bottiglia di champagne. Il brasiliano non solo non brinda, non spegne nemmeno le candeline: la sfortuna ha voluto che durante un dribbling il giocatore, a inizio partita, subisse un infortunio muscolare il cui sospetto pare sia di una certa gravità.
Una brutta tegola per Maurizio Sarri se le analisi strumentali confermeranno questo quadro che lo vedrebbe fuori per almeno un mese.
Debutto problematico per l’allenatore della Juventus che senza l’uomo chiave di questo momento, appunto Costa, dimostra di non avere ancora un piano B.
La Juventus è stata schiacciata dalla Fiorentina, totalmente bloccata da un pressing che ha messo in confusione bianconeri impedendo loro di giocare.
Purtroppo la sfortuna ha rincarato la dose, si è infortunato anche Pjanic: sempre un problema muscolare di cui però si ipotizza una gravità minore. Mercoledì potrebbe essere presente contro l’Atletico Madrid.
Tuttavia la Juve anche con Bentancur e Khedira non riesce a prendere in mano le redini della partita: Cristiano Ronaldo si è trovato disperatamente solo senza che nessuno gli passasse delle palle decenti.
Prestazione deludente e insufficiente per Federico Bernardeschi, persino irrilevante in quanto carente di quelle caratteristiche tipiche di Douglas Costa.
Si è salvata la difesa, molto bene De Ligt sebbene con qualche errore.
Per Sarri un bicchiere mezzo pieno solo per il fatto di non aver preso gol, ma non so quanto il tecnico possa sentirsi soddisfatto di avere una squadra che non ha ancora assimilato – e mi chiedo anche come mai – l’idea del suo gioco. Una squadra che, quando è in difficoltà rientra nella modalità allegriana.
Inoltre ci chiediamo come e quando pensa di intervenire a risolvere le problematiche psicologiche di Rabiot e fisiche di Ramsey, il centrocampo non può reggere sul solo Khedira.
In ultimo, non abbiamo terzini, considerate anche le assenze di Chiellini e De Sciglio, e in Champions non potrà essere impiegato Emre Can, tra le cui doti rientra appunto quella di esterno di difesa.
Questione Ronaldo. Come dicevamo il portoghese senza una squadra di supporto è come non averlo: non sono d’accordo nel pensare che la causa dei mali della Juventus sia lui. Magari si giocasse solo per Ronaldo, perché vedremo una squadra attiva lucida e presente. Il problema è che vi sono istanti di assenza, e la causa non è certo Ronaldo.
Comunque niente paura, è stato attivato il solito elenco di giustificazioni, tipo la pausa Nazionali, la stanchezza dei rientri, temperatura, vento, orario pomeridiano… Una serie di congiunzioni astrali che stranamente ha annientato la Juventus. Al contrario ha esaltato la Fiorentina, va ammesso, molto ben gestita da Montella.
Siccome mercoledi c’è la Champions, vedremo come Maurizio Sarri vorrà affrontarla: con la speranza che il neo tecnico possa applicare i suoi metodi, scongiurando “istruzioni” da dietro le quinte, poiché c’è il sospetto che si sia cambiato tutto per non cambiare nulla. Poiché non sappiamo per quale motivo non sia stato inserito Dybala, che avrei visto meglio al posto di Bernardeschi.
Auguro comunque al tecnico di riaversi e reagire, soprattutto rendersi conto che la Juventus non è in condizione atletica ottimale, che la squadra non ha un leader e che i mormorii su di lui sono sempre dietro l’angolo.
Cinzia Fresia