Home Calcio Italiano Serie A Juventus, il 4312 piace a tutti: ma ora inizia il bello

Juventus, il 4312 piace a tutti: ma ora inizia il bello

Il nuovo modulo della Juventus sta convincendo tutti

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Dopo le prestazioni con Verona e Brescia, Maurizio Sarri  pare abbia trovato  la soluzione corretta per costruire la sua Juventus.

Il modulo 4-3-1-2 con Ramsey trequartista sta dando ottimi risultati, il quartetto in difesa Matuidi, Bonucci, De Ligt e Cuadrado –  una difesa senza ‘veri’ terzini –  non ha preso gol.

E questa e’ una buona conferma.

La partita ha vissuto sostanzialmente due fasi: la prima lenta,  dal ritmo poco convincente e l’andamento confusionario;  la seconda invece con  la Juventus che decide di uscire dalla zona di “confort”, imponendo il suo gioco.

La Spal ringrazia il suo portiere in gran forma, l’albanese Berisha, che  ha parato l’inverosimile ma niente ha potuto contro un Pianic recuperato e davvero ispirato nel segnare di nuovo un gran gol.

Pjanic esultanza
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 Miralem però  si è distinto  anche come uomo squadra, ben diverso dalla scorsa stagione in cui  vagava senza meta e spariva  anche per abbondanti minuti.

Bene Ramsey,  un po’ meno bene Rabiot,  fantastico il duo Ronaldo-Dybala: con il trequartista dietro – Ramsey – dimostrano  entrambi di poter  giocare insieme senza interferenze.
La coppia in attacco ha effettuato numerosi tiri in porta, di cui molte palle gol neutralizzate dal numero uno ferrarese in stato di grazia.

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Certo le partite a venire non saranno come contro la Spal: ma in sole due prestazioni, abbiamo rivisto una squadra nella sua accezione del termine.  Le critiche volte a Ronaldo  volto a creare zizzania e malumori a causa del suo atteggiamento da “ruba punizioni” e a Dybala Paulo come  “ragazzino viziato” che fa il broncio all’allenatore quando lo sostituisce,  sono state ampiamente smentite. I due  ragazzi hanno collaborato fino alla fine, con la felicità di Paulo che finalmente ha potuto terminare una partita.
Tuttavia restano ancora alcune zone d’ombra:  come  sbagliare troppo nei tiri in porta e aver condotto il primo tempo sotto tono.

 

Il lavoro di Sarri è ancora lungo e in effetti il tecnico deve risolvere alcuni inconvenienti   responsabili    degli  errori degli attaccanti; il ritmo compassato del primo tempo, può essere dovuto a un imposto controllo delle energie, vista la poca  condizione della maggioranza degli elementi.
La partita si chiude  con un gradito ritorno, Emre Can, un po’ meno risentito dall’esclusione Champions.

Il match si chiude con un meritato 2-0, ma Sarri è già proiettato verso le grandi sfide …

Che si chiamano Bayern Leverkusen e … Inter. 

Cinzia Fresia

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