Una Juventus impeccabile, una Fiorentina che fino alla fine ha creduto e sperato di fare un goal ma senza risultato.
Una Girelli sopra le righe che ancora una volta ha segnato: le bianconere si aggiudicano la prima Supercoppa della loro storia
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— Juventus FC Women (@JuventusFCWomen) October 27, 2019
Allo stadio Dino Manuzzi di Cesena, spalti calorosi per la sfida che vede ancora una volta la squadra di Guarino e quella di Cincotta duellare (è la settima volta, negli ultimi due anni, che si sfidano tra campionato e coppe).
Le bianconere vincono 2-0 e si prendono una piccola rivincita sulle viola che l’anno scorso ebbero la meglio.
Protagonista assoluta una super Girelli
La 10 bianconera alla prima occasione svetta di testa ma non centra la porta facendo però capire di essere in giornata. E così, all’11’ realizza l’ottavo gol nelle ultime sette gare e porta la Juve in vantaggio.
La Fiorentina, cerca di reagire ma non riesce a creare particolare pericoli alle juventine che invece continuano a costruire gioco e occasioni.
La prima frazione si chiude con il meritato vantaggio di Gama e compagne.
Nella ripresa Cincotta cambia volto alla Viola inserendo Ilaria Mauro (che l’anno scorso regalò il trofeo alle gigliate) ma lo spartito non cambia. Passano i minuti e, inevitabilmente, la Fiorentina alla ricerca del pari, lascia spazi.
Il risultato rrsta fermo sull’1-0 ma è Rita Guarino a intuire due cambi decisivi: entrano in campo Caruso e Staskova che, in tandem, costruiranno la rete del definitivo trionfo bianconero.
La Fiorentina, penalizzata da numerose assenze ha però espresso meno del suo potenziale. Ci si aspettava di più da una squadra che da anni è tra le big del calcio femminile italiano. La difesa bianconera, invece, non è stata mai stata davvero in pericolo .
La Juventus si conferma una formazione solida, un gruppo collaudato e composto da individualità capaci di fare la differenza.
Rita Guarino, felicissima, a fine partita è stata spruzzata dalle sue giocatrici ma ha mantenuto la sua eleganza e il suo stile pur godendosi il suo quarto titolo in tre anni.
Laura Pressi