Juventus, buona la prima: anzi, ottima

Un buon esordio per i bianconeri sotto la guida del tecnico bresciano

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Una Juventus da recuperare, senza alcuni titolari e con pochissimo tempo a disposizione vince 3 a 0 contro la Samp.

Si può dire che l’esame di “ammissione” di Andrea Pirlo come allenatore  si sia concluso con il massimo dei voti.

Una buona Juventus che vanta finalmente un efficiente centro campo che segue ciò che l’allenatore vuole: il recupero veloce dei palloni persi e l’aggressività in attacco.

Un centrocampo funzionale ed efficiente ha visto la presenza del giovane Gianluca Frabotta come esterno sinistro: questo significa che il tecnico si fida del suo intuito e crede nelle sue idee che dimostrano di essere giuste.

Frabotta Juve
Fonte Juventus.com official

Corretto è stato l’inserimento di Aaron Ramsey di supporto a Ronaldo in coppia con Kulusevski, autore del formidabile gol che sbloccherà la partita. Idem per il texano McKennie messo nella posizione di mediano di centro campo insieme a Rabiot, mentre in difesa vediamo Danilo, Chiellini e Bonucci.

La squadra scende in campo con un piglio diverso e maggiore consapevolezza.

La presenza di giovani di qualità inizia a fare la differenza, Kulusevsky ha segnato al tredicesimo un gol  di una bellezza senza precedenti. Il ragazzo ha talento e una forza fisica che lo rendono un ostacolo notevole per gli avversari,  riesce bene sia in fase offensiva, difensiva e altresì creativa nel servire gli assist.

La sorpresa in positivo è stato Aron Ramsey, il gallese ha probabilmente giocato la migliore partita da quando è arrivato in Italia: due tempi completi e soprattutto funzionale a Ronaldo. Potrebbe essere l’arma in più dell’idea di squadra che ha Andrea Pirlo.

Anche Cristiano Ronaldo – molto propositivo e un briciolo sfortunato nelle finalizzazioni -sembra trovarsi bene con il neo tecnico juventino, suo il terzo gol che chiuderà definitivamente la partita.

Siamo solo all’inizio e questo è vero, di lavoro è ancora tanto, ma Andrea Pirlo sembra nato “allenatore” e pare farsi voler bene da tutta la squadra: l’abbraccio ai giocatori a fine partita conferma un apprezzamento alla persona che va al di là del campo.

Pirlo si è trovato una squadra vincente ma ancora psicologicamente sofferente dall’eliminazione dalla Champions League,  con diversi giocatori soggetti a infortuni in via di risoluzione, eppure il tecnico bresciano si è messo a lavorare senza lamentarsi accettando ciò che la società gli ha offerto.

 A proposito del centravanti da lui desiderato, anche se non arrivasse – sue parole  – sarebbe lo stesso.

La squadra così com’è stata vista ha tutte le carte in regola per riuscire bene in tutti i tornei.

Andrea Pirlo è così, pratico e pragmatico, m a modo suo presente ed affettuoso: l’obiettivo non è solo di vincere tutto ciò che si può, ma anche  creare un gruppo autonomo di cui prendersi cura e che rispecchi la sua idea di calcio.

È difficile non accorgersi dei cambiamenti effettuati sulla squadra: in attesa che i pezzi mancanti ritornino, Pirlo riceve la consacrazione dei tifosi e di tutta la Juventus.

Cinzia Fresia