Non poteva esserci immagine più esplicita: il re della Champions è Dani Alves. Dopo averne vinte tre, tutte con la maglia blaugrana (2008/09; 2010-11; 2014-15), il terzino brasiliano punta alla quarta.
Beffardo il destino … Dani non indossa più la maglia del Barcellona e se vorrà alzare al cielo la sua quarta coppa dalle grandi orecchie dovrà eliminare proprio la sua ex squadra.
Per tutti saranno 180′ lunghissimi, inevitabilmente la doppia sfida tra bianconeri e catalani sarà ricca di emozioni condite con un po’ di dente avvelenato e sete di vendetta.
Strano ma vero, l’ultima finale di Champions vinta da Alves (e dal Barcellona) è stata quella di Berlino, proprio ai danni della Juve. Ma quelli erano altri tempi …oggi, il difensore brasiliano è deluso e prova rancore verso quei colori che più volte lo hanno portato sul tetto d’Europa “Durante le mie ultime tre stagioni si parlava sempre di una mia possibile partenza, ma nessuno dei dirigenti è venuto a dirmelo in faccia. Hanno dimostrato di essere falsi e senza un briciolo di gratitudine. Non mi hanno dimostrato alcun rispetto… la dirigenza che c’è ora al Barcellona non ha alcuna idea di come trattare i propri calciatori” (ha dichiarato recentemente al quotidiano spagnolo “Abc”).
Dopo l’immediata qualificazione ai quarti da parte dei bianconeri aveva palesato di voler evitare i suoi ex compagni e che avrebbe preferito incontrarli direttamente a Cardiff ma l’urna di Nyon ha deciso: se la Juve e il difensore vorranno arrivare in finale dovranno affrontare ed eliminare gli spagnoli.
E allora, per continuare a sognare insieme alla sua nuova squadra Dani dovrà rimettere piede al Camp Nou e affrontare non solo Messi e i suoi vecchi compagni di successi ma anche quelli che per otto stagioni sono stati i suoi tifosi …ma a giudicare dai social e dagli hashtag utilizzati è pronto.
Dani e la Juve, insieme, contro il Barcellona per togliersi qualche sassolino dalla scarpa e, soprattutto, perseguire quella coppa sognata che per lui sarebbe la quarta ma la prima che potrebbe davvero essere storica…per tutti!
Caterina Autiero