Juve-Atletico, ultima chiamata.
La Vecchia Signora – le cui ultime settimane sono state un tantino burrascose – è chiamata alla non facile rimonta dello 0-2 rimediato al Wanda Metropolitano: non facile, per tutta una serie di motivi.
Ma quello che più spicca all’occhio è che, a questo Atletico de Madrid, fare gol è veramente una sorta di impresa. Una ancora maggiore di quella che si preventivava la scorsa stagione, quando i bianconeri partivano da uno 0-3 da ribaltare al Santiago Bernabeu. Perché la squadra del Cholo – che ha rimediato soltanto una multa e siederà regolarmente sulla sua panchina – ha una difesa granitica, tale da impressionare pure la Signora che pur di difese se ne intende.
I numeri dicono che Oblak non incassa una rete da un mese intero: e la Juventus deve segnarne 3 per passare ai quarti. Tre, senza subirne. In tutta la stagione gli spagnoli hanno mantenuta la loro porta inviolata ben 21 volte su 38 partite; un momento di défaillance a febbraio, con 2 sconfitte, contro Betis e Real Madrid.
Due KO – uno di misura, l’altro per 1-3 – con due risultati che tuttavia, seppur replicati, non permetterebbero alla Juve di passare il turno.
Dopo queste due cadute, l’undici madrileno ha solo vinto: 5 successi su 5, senza mai subire gol.
La Vecchia Signora, dal canto suo, pur registrando in Serie A l’attacco più prolifico, non se l’è cavata molto bene in questa edizione di Champions. Ha chiuso sì in testa al girone, ma con due sconfitte – di cui una inaspettata e quasi inspiegabile, contro lo Young Boys – e soprattutto relizzando soltanto 9 reti. Di quelle 9 poi, due sono calci di rigore, e una soltanto quella realizzata da Cristiano Ronaldo: Ronaldo, che notoriamente preferisce l’ Europa a ogni altro palcoscenico.
Se poi si considera che, tra il girone e l’andata a Madrid la Juventus ha subìto già 6 gol, siamo ben lontani dall’anno di Cardiff, alla quale la squadra bianconera arrivò con un passivo di sole 3 marcature.
Sarebbe banale pensare che Ronaldo possa sbloccarsi all’improvviso e fare una tripletta così, dal nulla. Le difficoltà contro i madrileni si sono viste chiaramente all’andata e la Juve dovrà essere non brava, ma perfetta per mettere alle corde una squadra che sta dimostrando una compattezza fuori del comune. Sfruttare al meglio le corsie esterne e le occasioni su palla inattiva potrebbero essere solo due delle accortezze in vista della partita allo Stadium … Ma anche gli interpreti potrebbero risultare fondamentali.
Relegare l’estro di Paulo Dybala – autore di 5 delle 9 reti segnate – ancora una volta in panchina non sembra la migliore delle premesse.
Speriamo di sbagliare.
Daniela Russo