“Ci rialzeremo. COME SEMPRE. Da una giornata no, dagli errori, dalle sconfitte. Bisogna sempre vedere l’insegnamento che ci dà la vita”.
Il commento di Leonardo Bonucci qualche ora dopo Genoa-Juventus racchiude la filosofia bianconera. Mai mollare, zero giusitifazioni, testa bassa e lavorare. Il day after della sconfitta – assurda – di Marassi sarà stato di quelli che ricorderanno a Torino. Non capitava da undici anni che la Juventus subisse tre gol in 45 minuti e da due anni e mezzo che perdesse con due gol di scarto.
Ma cosa è successo a Genova alla squadra di Allegri? I bianconeri sono scesi dall’ottovolante nella maniera più traumatica possibile e non solo per il risultato ottenuto. La Juve torna con i piedi per terra e nel farlo perde terreno nei confronti delle avversarie ma perde, ancora, uomini importanti in difesa: Bonucci fuori due mesi e Dani Alves tre. Insomma, se una giornata deve andar male, va male fino i fondo.
Stanchezza, scelte sbagliate, assenze, testa altrove, leggerezza. In queste ore si è cercato di trovare una risposta alla prestazione – per dirla con gentilezza – non all’altezza della Juventus in Liguria. E c’è un pizzico di verità in tutte queste cose. Anzi, è la somma di tutte queste cose.
Ma la sconfitta di Buffon e compagni incide anche sulle altre squadre di Serie A. E allora, cosa ha lasciato al campionato questa ultima giornata?
Si parla di campionato riaperto (ma parlare di campionato chiuso a novembre non era comunque azzardato?), della possibilità di Milan e Roma – su tutte – di poter guadagnare ancora punti sui bianconeri e di un grosso cartello con scritto “attenzione” all’ingresso di Vinovo. Sì, perché il calendario dei campioni d’Italia adesso è tutt’altro che semplice: sabato allo Stadium arriva quella forza della natura che è l’Atalanta, ribattezzata già la Leicester italiana, reduce da 8 vittorie nelle ultime 9 partita, mercoledì 7 torna l’ultimo appuntamento del 2016 con la Champions (c’è la Dinamo Zagabria a Torino: la qualificazione agli ottavi è già conquistata ma serve la conferma del primo posto nel girone), poi derby con i granata di Mihajlovic all’Olimpico e infine – sempre allo Stadium – arriva a far visita la Roma di Spalletti. Insomma, tutti scontri diretti e gare imprevedibili.
E al mese di fuoco, Allegri ci arriva con la difesa incerottata e la BBC stremata: Chiellini è appena rientrato dall’infortunio, Barzagli è out per due mesi e idem Bonucci. A questi si aggiunge anche Dani Alves, che dovrà star fuori circa tre mesi, insieme ai soliti noti Dybala e Pjaca (comunque vicini al rientro) Allora, i titolari della difesa bianconera dovranno essere per forza di cose Benatia e Rugani (che comunque non sono proprio gli ultimi arrivati ma anche loro sono rientrati da poco da un infortunio).
Una nota positiva però c’è: anche con moduli e scelte sbagliate e uomini assenti, sarà difficile ripetere una così brutta prestazione per il resto del campionato. Almeno così sperano i tifosi della Juventus.