Non sarà certo un nome altisonante come il Manchester City o un avversario temibile in quanto campione in carica d’Europa League come il Siviglia ma il Borussia Mönchengladbach non è certo una rivale da trascurare.
La formazione tedesca ha ancora zero punti nel girone di Champions ma da un po’ di tempo, con l’‘arrivo del nuovo tecnico Schubert, al posto del dimissionario Favre, ha cambiato marcia. Dopo aver perso le prime cinque gare di campionato e la prima partita di Champions con il Siviglia, con il cambio allenatore si è trasformata: dopo il filotto negativo di cinque sconfitte su cinque sono arrivate quattro vittorie di fila (e una sconfitta, al 90′, contro il City). Due vittorie in casa, due in trasferta, con 14 gol fatti e appena 4 subiti.
Completamente un altro atteggiamento quello dei tedeschi: molto pressing a centrocampo grazie ad una linea mediana aggressiva formata da Dahoud (prodotto del vivaio) e Xhaka; Stindl che prima giocava in mediana, con il nuovo tecnico è avanzato e agisce da seconda punta; compattezza ed atteggiamento propositivo hanno fatto ritrovare alla squadra l’efficacia offensiva che l’aveva portata ad essere una grande protagonista dell’ultimo campionato tedesco, culminato proprio con la qualificazione in Champions; manovra fluida; contropiedi letali. Occhio anche al centrocampista brasiliano Raffael (nelle ultime quattro partite ha segnato 3 gol -autore di una doppietta a Francoforte- e fornito 5 assist).
Il Borussia M. non è più, quindi una squadra messa male, tutt’altro, vola sulle ali del’entusiasmo. La Juventus non può permettersi di sottovalutare l’impegno. Lo sa bene Allegri che tiene alta l’attenzione per una partita che può essere decisiva per il cammino tra le big d’Europa ma non solo. Vincere, in casa, anche con i tedeschi, consentirebbe ai bianconeri di “distogliere” un po’ le energie mentali e fisiche dalla Champions per dedicarsi alla rimonta in campionato. “Una vittoria contro il Borussia Monchengladbach metterebbe una seria ipoteca sul passaggio del turno e ci permetterebbe di rubacchiare qualche punto a Siviglia e/o Manchester City, che si affrontano – ha affermato il tecnico -. Ma la partita di domani sarà decisiva soltanto se riusciremo a vincere“.
Attenzione quindi al Gladbach perchè quello zero punti nel girone sta molto stretto ai tedeschi: “Giocheremo per vincere, con coraggio e aggressività – assicura il trequartista Johnson -. Cercheremo di fare la partita, perché vogliamo i tre punti“.
La Juve è quindi chiamata a una prova di maturità: sottovalutare l’avversario sarebbe un errore madornale “sarebbe grave, vorrebbe dire che la squadra non ha la maturità necessaria – è il parere del tecnico bianconero che non si fida degli avversari – Ci attende un’avversaria di valore, ancora in corsa per la qualificazione agli ottavi. Il nuovo allenatore ha dato un bello scossone alla squadra. Sarà una partita molto complicata perché i tedeschi si sono ricompattati anche a livello mentale. Per evitarci complicazioni, sarà meglio giocare come se fosse una partita secca“.
Una partita da dentro o fuori come quell’unica volta in cui Juventus e Borussia M. si sono incrociate, ma ci si augura con esiti diversi. Erano gli ottavi di finale di quella che allora era la Coppa dei Campioni (edizione 1975-76). In quell’occasione i bianconeri uscirono battuti 0-2 nella gara di andata. Il ritorno a Torino non fu positivo: la Juve si portò avanti 2-0 ,ma fu beffata nel finale, finì con un 2-2 che segnò il passaggio del turno della squadra tedesca.
Caterina Autiero
(*immagine da spox.com)