L’inno di una squadra è un qualcosa che identifica e unisce.
Quel ritmo, quelle strofe, quel ritornello cantato a squarciagola, per ogni tifoso, rappresenta un’ennesima riprova della propria fede.
Juve e Inter stanno per scendere in campo e, lo Stadium, è pronto a intonare ‘Storia di un grande amore‘.
Un inno che accompagna i bianconeri dal 2007 e sostituisce “Grande Juve, bella Signora“.
Ma, c’è da dire che nella storia centenaria juventina sono ben 5 gli inni ufficiali che si sono susseguiti.
Il primo fu scritto addirittura nel lontano 1915 dal poeta Corrado Corradino, si chiamava semplicemente “Inno Juve” e fu musicato e utilizzato nel 1963 per poi essere sostituito nel 1973 da “Juve, Juve” (che ha accompagnato i bianconeri fino al 1991 ed è il più longevo) per poi essere rimpiazzato, nel 1992 da “Sempre Juve“.
Storia di un grande amore, scritto da Guidetti e Torre e arrangiato da Paolo Belli, è emblema della rinascita post-Calciopoli: ha accompagnato gli eroi bianconeri in tutti questi anni e con esso in sottofondo, intonato all’inizio e alla fine di ogni gara, ha contribuito a scrivere ogni pagina nuova che rappresenta la storia di tutti (gli juventini).
I Nerazzurri, schierano ben due inni per contrastare il bianco che abbraccia il nero.
Dedicato a Peppino Prisco, l’inno d’amore ufficiale degli interisti è ‘C’è solo l’Inter‘: cosa c’è di meglio di una continua sofferenza per arrivare alla vittoria ?
Il brano, scritto da Stefano Belisari – meglio conosciuto come Elio- è dal 2002 la colonna sonora delle emozioni nerazzurre racchiuse nel boato del Meazza quando sul tabellone appare il volto dell’avvocato Prisco.
Nel 2007, anno dello scudetto, a raccontare in musica l’interismo si è aggiunta ‘Pazza Inter‘: un brano prodotto da una casa discografica che fa capo a Rosita Celentano e promosso dagli stessi giocatori in un video in cui i vari Zanetti, Cruz, Crespo, Materazzi, Figo cantano Amala e diventa un successo.
Un coro che per qualche anno, proprio a testimonianza della follia, era stato accantonato a causa di problemi di diritti d’autore ma che per ogni interista ha continuato a essere l’emblema degli ultimi grandi trionfi nerazzurri.
Dietro ogni inno c’è la storia di una squadra, di una tifoseria, di emozioni; in ogni parola cantata è racchiuso l’amore per i colori, in ogni ritornello c’è il senso di appartenenza.