La penultima giornata di campionato ribadisce il dominio della Juventus. Nel giorno della premiazione, la squadra di Allegri ha affrontato il Napoli bisogno dei 3 punti per continuare a essere in corsa Champions.
Tifosi festanti hanno colorato lo stadio con il tricolore, hanno accolto la squadra con applausi e hanno intonato cori: l’euforia per Berlino ha contagiato tutti. Non è mancato al minuto 39 il ricordo delle vittime dell’Heysel (30 anni fa la tragedia) che ha commosso l’intero stadio.
Non fa sconti la Juve, i bianconeri vincono 3-1: ancora turn over per Allegri, Benitez, invece, si affida all’inedito tridente Insigne-Mertens-Callejon a supporto di Higuain.
La partita dovrebbe farla il Napoli, ma è la Juventus a passare in vantaggio con Pereyra. Il pareggio degli azzurri arriva all’inizio del secondo tempo su rigore: Buffon para Insigne dal dischetto ma David Lopez la mette in rete. Nel finale con Hamsik (subentrato al posto di Insigne) il Napoli diventa più vivace.
Ma, la Juve ci tiene a ribadire la propria superiorità: raddoppia con Sturaro per poi chiudere la partita con il rigore trasformato da Pepe, causato da una tesata che Britos rifila a Morata.
Il Napoli vede allontanarsi il terzo posto utile per la prossima Champions League: gli uomini di Benitez ora sono aggrappati al derby di Roma con l’unica speranza di un successo giallorosso per giocarsi tutto nell’ultima giornata nello scontro diretto con la Lazio. Ci si aspettava di più dagli azzurri che sembrano aver perso la voglia, non solo la testa: Higuin assente e svogliato è stato sostituito nel secondo tempo. Benitez sembra abbia già fatto le valige per Madrid. La follia di Britos evidenzia il nervosismo che arieggia in casa Napoli.
I bianconeri giocano con spensieratezza, consapevoli della propria superiorità e si godono la festa con i propri tifosi…aspettando Berlino.
Caterina Autiero
*foto presa da eurosport.yahoo.com
