Juve certezza, Parma esemplare, Napoli deludente, le pagelle di GolDiTaccoASpillo

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Il campionato 2014/2015 è giunto a termine: tra certezze, delusioni, esoneri, acquisti, obiettivi raggiunti o falliti.

In genere, dopo ogni partita, sono i giocatori a ricevere voti attraverso le “famose” pagelle in cui si esaminano le prestazioni di ogni singolo giocatore, ma che, forse, sono utili solo ai “fantacalcisti” e servono a rivelare l’indole da “professore” di qualche nostro collega.

Anche nella redazione di Gol di Tacco non mancano “maestrine”: munite di occhialino, penna e registro siamo smaniose di giudicare e dare il voto al campionato disputato dalle varie squadre della nostra serie A.

JUVENTUS: voto 9
Si conferma la Signora indiscussa. Se lo scorso anno aveva fallito in Europa e in Coppa Italia ma aveva chiuso il campionato a 102 punti, quest’anno la squadra ha suddiviso le risorse arrivando a puntare all’inaspettato triplete”: i bianconeri sono passati da Conte-nti ad Allegri

ROMA: voto 5
E’ lei la prima del campionato “deji artri”. Effettivamente la Juve sembra irraggiungibile, ma lo scorso anno il gioco espresso dalla squadra di Garcia era stato sicuramente superiore e lasciava ben sperare per questa stagione, soprattutto in virtù di ingenti investimenti economici. Il derby vinto con la Lazio la salva in calcio d’angolo e ridà un minimo di entusiasmo alla piazza.

LAZIO: voto 7
Ha iniziato il campionato tra i malumori dell’ambiente. Ha lavorato tanto e alla lunga si è imposta esprimendo bel gioco e continuità di risultati arrivando ad un “testa a testa” con la Roma (fatale il derby) per il secondo posto e a giocarsi e conquistare il terzo posto ai danni del Napoli. Inaspettatamente, l’aquila vola.

FIORENTINA: voto 6
Sarà perché ha una buona rosa e un tecnico preparato, sarà perché esprime davvero un gioco brillante (ma manca in continuità), ci si aspetta sempre qualcosina in più. Chiude la stagione come lo scorso anno, quarta, ma con il dubbio Montella. Forse si è chiuso un ciclo o forse solo con l’“aeroplanino” questa squadra potrà volare

NAPOLI: voto 4
Non c’è niente da fare, proprio un asinello: bocciato.
Una stagione iniziata male e finita peggio. In più di un’occasione ha avuto modo di poter addirittura acciuffare il secondo posto ma pian piano e scivolata al quinto. Troppi gol incassati e un gioco troppo spesso prevedibile. Parecchie occasioni sciupate a causa di un atteggiamento pigro: forse la signora Benitez da tempo sognava Madrid o forse si era “indispettita” per gli acquisti non avvenuti con le giuste tempistiche.

GENOA: voto 6
Il grifone la combina grossa: tanto impegno, ottime prestazioni, risultati che gli permettono di conquistare l’Europa ma rischiano di non poter vivere questo “sogno”. Gasperini è una certezza il suo legame con i rossoblu è davvero speciale.

SAMPDORIA: voto 6
Chiude un campionato di alto livello, soprattutto nella prima parte e saluta un tecnico maturo che ha saputo evidenziarsi. Un Presidente che è tutto un programma ma che ha portato brio e leggerezza e perché no, anche Eto’o.

INTER: voto 5
M&M (MazzarriMancini): cambiano gli allenatori ma non la sostanza! Tutta un’improvvisazione, è una squadra non squadra, non completa: in rosa ci sono giocatori di spessore e talento (uno a caso, Icardi capocannoniere ) ma non basta per essere squadra né tantomeno per raggiungere i piani alti della classifica.

TORINO: voto 6,5
Dopo un’inizio altalenante (complice nuovi innesti inseriti a sostituire due pilastri della precedente stagione: Cerci e Immobile) Ventura ha saputo dare la quadra alla squadra. Duplice impegno settimanale onorato dal Toro. Tutto come da programma, anzi di più: vittoria nel derby dopo vent’anni (già per questo merita la promozione)

MILAN: voto 4,5
Il Diavolo veste China. Va bene che il low cost e il vintage sono trendy (soprattutto in periodi di crisi) ma i soldi sembrano spesi davvero a caso e male. Inzaghi, ennesimo capro espiatorio di una società piena di irresolutezza, ha provato a “difendersi” con la sua passione ma è finito per oscillare trascinando con se la squadra.

PALERMO: voto 6,5
Zamparini non esonera e questa è una sorpresa, ma è una banalità che come al solito strabilia tutti presentando “al grande pubblico” ottimi giocatori che va a pescare in Sudamerica. Dopo Pastore e Cavani ecco Dybala e Vazquez. Iachini, serio e competente, ha saputo conquistare anche Zampa.

SASSUOLO: voto 6,5
Una società competente alle spalle di un gruppo esemplare. Una squadra made in Italy che con Zaza, Berardi e Sansone ha saputo far parlar di se a suon di gol. Secondo anno in A, sta diventando una certezza.

VERONA: voto 6,5
Salvezza tranquilla, tranquillissima, e poco importa se rispetto lo scorso campionato non c’è Iturbe quando hai un SuperToni (38 anni, 22 gol, capocannoniere con Icardi). Una squadra costruita intorno al “sempre verde” vero leader e trascinatore.

CHIEVO: voto 5,5
Inizio con Corini, pochi punti e il timore della B ha indotto il club a convocare Maran che ha dato struttura alla squadra. Obiettivo stagionale centrato.

EMPOLI: voto 7
Rivelazione. Sarri, allenatore in tuta (“vecchio stampo”) si è presentato così alla Serie A e ha sbalordito tutti. Ha saputo puntare, valorizzare e far maturare giovani italiani (Rugani, Saponara, Valdifiori) che ora sono pronti per i grandi club. E lui? Il mister, arrivato nella massima serie a cinquantacinque anni, è pronto per un grande club?

UDINESE: voto 5
Eccetto la certezza Di Natale la squadra friulana ha deluso. Sarà che in passato ci aveva abituato a campionati terminati nei piani alti della classifica, a piazzamenti europei, sarà che è sempre stata fonte dalla quale attingere campioni che a Udine trovavano terreno fertile per dimostrare talento, sarà che quella era l’Udinese di Guidolin.

ATALANTA: voto 5,5
Salva, ma che fatica! Strano, ma Colantuono questa volta non ha trovato feeling con la piazza e allora, ecco che è sceso in campo uno specialista. Reja sempre pronto a calarsi nella parte, a entrare in empatia con squadra, società e tifosi.

CAGLIARI: voto 3
Disorientato. Inizio con Zeman, poi Zola, poi di nuovo Zeman, poi, altro che Festa: saluta la A con una vittoria in casa e le lacrime quelle di Capitan Conti che si ritira.

CESENA: voto 3
I limiti sono emersi già nelle prime giornate. Saluta la serie A con un primato che fa arrossire: hanno tenuto la porta inviolata solo per 4 partite. Nelle cinque maggiori leghe europee (Italia, Spagna, Inghilterra, Germania e Francia) nessuno ha fatto peggio.

PARMA: voto 7
Esemplari per impegno e professionalità, ma che ne sarà di loro? Loro che da quello scenario umiliante, da quel “fallimento” sono usciti a testa alta. La loro serietà nel continuare a fare quello che amano, giocare a calcio, non cancella una triste pagina del nostro calcio, né risolve le cose, ma sono di certo uno dei bei ricordi di questo campionato.

Ci mancherai Serie A, ma ci rivedremo presto!

Caterina Autiero