Juan Musso, nuovo custode tra i pali della Dea

Juan Musso è approdato quest’anno tra i nerazzurri di Gasperini per 20 milioni di euro, a difesa della porta dell'Atalanta

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Fonte: profilo twitter Juan Musso

Juan Musso, argentino classe ’94, è approdato quest’anno tra i nerazzurri di Gasperini per 20 milioni di euro, a difesa della porta dell’Atalanta.

Una cifra consistente per un portiere giovane al quale si è voluto dare fiducia e dal quale ci si aspetta una crescita graduale.

Crescita che si è potuta vedere nel corso della sua carriera calcistica, iniziata non da giovanissimo. i

Il ragazzino, proveniente da San Nicolás de los Arroyos, ha deciso di abbracciare il mondo del pallone ad undici anni, abbandonando la sua passione per la pallacanestro.

Arrivato all’Udinese nel 2018, dopo essere cresciuto nelle giovanili del Racing Club insieme a nomi come Lautaro Martínez e Rodrigo De Paul, ha posto fortemente le basi per emergere in Italia.

Nel campionato 2019-2020 si è distinto per essere riuscito a mantenere la porta inviolata per ben 14 partite.

La scorsa stagione è stato uno dei portieri rivelazione del campionato con la maglia dell’Udinese.

 

Il recente passaggio all’Atalanta rappresenta tanto una scelta ambiziosa per la società bergamasca, quanto un’occasione per il giocatore argentino, al quale è spettato il compito scomodo di sostituire Pierluigi Gollini, altro portiere rivelazione che, dopo quattro anni tra i nerazzurri della Dea, è volato in Inghilterra ed è attualmente in prestito al Tottenham.

In questo inizio stagione, il portiere neocampione del Sud America – che ha esordito con la maglia dell’Atalanta il 21 agosto 2021 contro il Torino – non è ancora stato messo bene a fuoco.

Stando ai numeri, si potrebbe parlare di una partenza un po’ a rilento in Serie A: solo due partite senza subire gol su undici presenze.

I soli due clean-sheet, però, non sono responsabilità esclusiva del numero 1: la squadra ha infatti subito una grande perdita in difesa con il passaggio di Cristian Romero al Tottenham, che l’anno scorso si è dimostrato rilevante nel gioco nerazzurro.

L’adattamento di Demiral, attuale centrale di difesa, come quello dello stesso Musso, al gioco del tecnico Gasperini potrebbe essere ancora in corso.

Prestazioni più interessanti invece in Champions League, contro il Real Madrid e soprattutto contro il Villarreal: tre parate decisive su Gerard Moreno, di cui una allo scadere dei novanta minuti.

 

L’Atalanta si è trasformata dall’avversario più temuto (è stata la squadra dalla quale ha subito più gol all’Udinese) al club che sta dando a Musso la possibilità di crescere ed esaudire i suoi sogni calcistici: dall’esordio in Champions alla lotta per lo scudetto.

 

Romina Sorbelli