Juan Cuadrado, con la Juventus è giunto il momento di dirsi “addio”

La favolosa carriera di Juan Cuadrado alla Juventus è giunta al termine. Il colombiano lascerà un grande vuoto nel cuore dei bianconeri

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Fonte immagine: profilo Twitter ufficiale Juventus
Fonte immagine: profilo Twitter ufficiale Juventus

Se l’esistenza di Juan Cuadrado fosse un film si intitolerebbe “La vita è una cosa meravigliosa”.
Lui che da bambino di soli 4 anni nascosto sotto il letto assisteva al brutale omicidio di suo padre assassinato dal crimine organizzato, ha reagito alla tragedia diventando uno dei giocatori di calcio più desiderati e amati della Serie A.

La storia tra Juan Cuadrado e la Juventus sembrava destinata a durare per sempre.
Un rapporto solido fatto di stima e di amore per  i colori, verso i tifosi, e per una città.

Juan insieme alla sua famiglia a Torino si trovava bene.

Il rapporto di lavoro tra il colombiano e la Vecchia Signora si conclude ufficialmente il 30 giugno, data effettiva della scadenza di contratto.

Alcune voci, però, sembravano rassicurare i tifosi: Juan pareva potesse rinnovare ancora per un anno, ma l’offerta del club offriva il medesimo ingaggio al lordo delle tasse. Il giocatore avrebbe percepito due milioni di euro netti,  meno della metà del reddito corrente e senza l’opzione di rinnovo.

La situazione senza margine di trattativa ha indotto Cuadrado, secondo il consiglio dei suoi procuratori, a rinunciare orientandosi su altre offerte.

Un profondo dispiacere per il colombiano che a Torino ha vissuto una vera e propria favola vincendo molto, e  altresì per i tifosi i quali perdono un altro  punto di riferimento, uno di quei giocatori legato alla maglia. 

cuadrado juve

Juan è stato da sempre nel mirino della Juventus già ai tempi di Antonio Conte. E pare proprio che all’epoca, i primi contrasti tra il board bianconero e il tecnico salentino fossero nati proprio per il mancato ingaggio del giocatore.

Cuadrado nasce come esterno di centrocampo, ma nel corso della sua carriera viene utilizzato come attaccante (seconda punta) e se necessario come terzino, ruolo che ricopriva all’inizio.

Dotato di dribbling molto veloce,  spicca la  dote  di portarsi al cross servendo assist  ai suoi compagni, o spingendosi in avanti realizzando lui stesso il gol. Questa peculiarità lo ha reso più volte migliore dribblatore della Serie A.

Juan alla Juventus diventa un giocatore molto importante per tutti gli allenatori.

In particolare per Massimiliano Allegri il quale lo ha utilizzato in tutte le posizione secondo le necessità.

Cuadrado, negli anni si è rivelato un investimento utilissimo che ha fatto la fortuna della Juventus di questi ultimi  anni.

Carattere splendido il suo che gli ha permesso, con umiltà, di adattarsi a tutte le situazioni mettendosi sul serio al servizio della squadra e accettando le decisioni dei vari mister senza mai protestare.

Non  un lamento o una gelosia: una personalità  amorevole e affettuosa.

Soprannominato “Panita” (amico sincero) è stato un punto di riferimento per tutti nello spogliatoio.

Sempre accomodante,  ha ceduto  al neo arrivato Cristiano Ronaldo il numero 7 portafortuna del portoghese.

La Juventus non perde solo un giocatore importante, ma un tifoso sinceramente affezionato.

La Società in fase di riduzione generale degli ingaggi ha preferito investire su Timothy Weah, candidato a ricoprire la funzione del colombiano.

Quale scenario nel suo futuro?

Il giocatore intende proseguire la sua carriera in Italia, e per farlo è intenzionato ad abbassarsi l’ingaggio. La richiesta sarà di tre milioni netti l’anno.

Le squadre più interessate al suo profilo potrebbero essere Lazio, Inter e Roma.

A Roma ritroverebbe l’amico fraterno ex Juve Paulo Dybala.

Interessati all’esterno ci sarebbero anche dei club esteri come Spagna e Arabia Saudita, altresì Turchia con il Fenerhance.

Vedremo quale meta scegliera’,  la certezza sarà il vuoto che lascerà sia in campo che fuori in casa bianconera.

Per i tifosi è duro veder andar via giocatori come lui perché  si vorrebbe restassero per sempre, ma nel calcio gli affari di cuore non contano più  e Juan, come altri, ha dovuto farsi da parte.

“The show must go on?” …Forse, finché piace!

Cinzia Fresia