È proprio in giocatori come Jorginho, lavoratori instancabili, che il percorso di crescita calcistica è più facilmente individuabile.
Un brasiliano adottato subito da Napoli, che ha saputo credere in lui e che ha ripagato tutti i suoi sforzi.
Dal canto suo Jorginho non ha mai tradito la città partenopea, rivelandosi non solo un giocatore chiave a centrocampo ma anche un grande uomo spogliatoio subito benvoluto dai tifosi.
È entrato immediatamente nelle grazie dei napoletani e anche nel momento dell’addio – per raggiungere il Chelsea di Maurizio Sarri – il saluto azzurro è stato affettuoso.
Jorginho è un giocatore intelligente e nel tempo ha sviluppato caratteristiche offensive sempre più utili per i Blues, che inizialmente lo avevano acquistato solo per le sue doti tattiche.
Il talento dell’italo-brasiliano come regista è emerso proprio durante la panchina sarrista in quel di Napoli.
Solitamente all’estero i giocatori ex Serie A trovano alcune difficoltà a lasciare il segno ma Jorginho, forse anche grazie alla stessa presenza di Sarri, si è rivelato subito un calciatore essenziale per il Chelsea.
La sua crescita è risultata indispensabile – incredibilmente – più per la Nazionale che per i club in cui ha giocato. L’abilità di rigorista di certo ha incrementato il numero di reti realizzate – ruolo d’eccezione tolto al veterano Bonucci.
Gli ultimi tre goal di Jorginho per la Nazionale italiana hanno contribuito a staccare un biglietto per gli Europei 2020.
Un giocatore che non ha mai pronunciato una parola fuori posto, un grande lavoratore e da diverso tempo anche una grande personalità che farebbe comodo a tantissimi allenatori.
Federica Vitali