Lunedì sera, in un pub di Londra, c’è stata la presentazione del nuovo libro biografico “Running Man” di John Arne Riise.
Per chi non lo ricordasse, è stato il possente terzino rossiccio della Roma dal 2008 al 2011.
Nei cuori dei tifosi è ancora vivo il suo ricordo; indelebile sopratutto il gol di testa contro la Juventus nei minuti di recupero che portò alla Roma la storica vittoria il 23 gennaio 2010.
Durante la serata di presentazione è stato proiettato proprio quel gol con grande commozione da parte dell’ex calciatore.
Erano presenti tutti i tifosi della As Roma UK e durante l’evento ha voluto ricordare i suoi anni con la maglia giallorossa (rimasta nel suo cuore):
“Arrivato nella capitale ho scelto il numero 17 perché il 6 era stato ritirato dopo l’addio di Aldair. Fin dall’inizio sedevo vicino a Totti, De Rossi e Mexes negli spogliatoi è stato importante sentire la loro passione per la squadra.
La cosa più difficile è stata la lingua. Per fortuna Mexes e De Rossi parlavano inglese.
Non è facile conquistare il cuore dei tifosi della Roma, se sei di Roma come De Rossi e Totti è sicuramente più facile.
…Ogni volta, quando eravamo dentro gli spogliatoi sentivamo i tifosi cominciare a cantare l’inno, era una cosa unica.
…Cori, bandiere e striscioni, sono pochi i posti nei quali i tifosi sono più intensi.”
Un pensiero sul suo capitano Francesco Totti è d’obbligo:
“… Il giocatore più forte con cui abbia giocato è stato Gerrard perché era completo, ma Totti è quello più ironico e con più classe…”
Raffaella De Macina