Joao Cancelo: il terzino che era ‘troppo poco’ in Italia, oggi accende il City

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Joao Cancelo: il terzino che era 'troppo poco' in Italia, oggi accende il City
Fonte: profilo ufficiale Instagram Joao Cancelo

Joao Cancelo, da timido terzino destro che era in Italia, è diventato l’uomo in più nel gioco di Pep Guardiola: le sue giocate devastanti ‘infiammano’ il City.

Joao Cancelo in molti lo ricorderanno per le sue esperienze pregresse vissute in casa Inter, prima, e in casa Juventus dopo. Il portoghese classe 1994 è arrivato in Italia nel 2017 ed è rimasto qui, in fin dei conti, molto poco. Davvero poco almeno per quanto avrebbe potuto far vedere grazie alle sue straordinarie qualità, sbocciate poi solo nel Manchester City.

L’Inter aveva visto in lui già qualcosa di promettente, appunto, nel 2017: arrivato in prestito dal Valencia, è rimasto però tra le fila nerazzurre solamente il tempo di una stagione. La società non era, in quel momento storico, in grado di riscattarlo ed è stato allora che la Juventus, intelligente nel capire quel guizzo in più che il giocatore poteva dare ai suoi, l’ha acquistato per 40 milioni di euro nel 2018.

Sul perché, poi, Fabio Paratici (ex direttore sportivo bianconero) solamente un anno dopo, nel 2019, abbia deciso di cederlo al Manchester City per 65 milioni di euro in pochi hanno trovato delle ragioni fino in fondo valide (oltre a una buona plusvalenza, giustamente da sottolineare). A maggior ragione visti i risultati poi raggiunti dal giocatore che, merito anche di Pep Guardiola, è letteralmente sbocciato tra le fila dei Citizens.

Il passaggio di Cancelo in Premier: i numeri raggiunti con il Manchester City

Joao Cancelo, dunque, è passato da 28 presenze con 1 gol e 4 assist collezionati all’Inter, a per 34 presenze con 1 gol e 5 assist alla Juventus, arrivando al Manchester City dove, fino ad ora, ha firmato 93 presenze con 6 gol e 11 assist.

Già solo in questa nuova stagione, infatti, Cancelo ha giocato 11 partite in Premier League, il 100% da titolare, con il 99% di minuti giocati e il 9% di partecipazione ai gol grazie ai suoi 2 assist. In Champions League, poi, ha fatto anche di più: in sole quattro gare ha realizzato 2 gol e servito 3 assist; 100% di match giocati da titolare, 100% di minuti giocati e 33% di partecipazione ai gol.

Numeri straordinari che Guardiola, anche grazie al suo calcio fantasioso e geniale, è riuscito in sole due stagioni a fargli raggiungere.

Devastante, preciso, meraviglioso nei cambi di gioco: tutto questo è oggi Cancelo

Non solo un semplice terzino destro, Cancelo è un giocatore duttile che riesce a ricoprire molto bene anche più parti diverse del campo. Grazie al suo allenatore e mentore Guardiola, la sua posizione attualmente è diventata un ibrido: a metà tra un terzino e una mezzala, riesce a creare una superiorità impressionante tra difesa e trequarti.

Se si prende in considerazione l’ultimo match disputato in Champions League dal Manchester City contro il Club Brugge, terminato sul risultato di 4-1, si comprende quanto in esso Cancelo, anche al di sopra di altri, sia stato devastante.

Ha, infatti, contro il Brugge toccato ben 135 palloni con una precisione fuori dal comune (91% per ogni passaggio compiuto) e con una facilità che farebbe davvero sembrare semplice a chiunque ciò che lui stesso, inserito tra pochi, è in grado di realizzare. Ben sette occasioni da gol create in una sola gara, per giunta in una competizione europea così importante. Un palo, che gli ha negato un gol che sarebbe stato meraviglioso, e tre tiri totali verso la porta difesa da Mignolet (portiere del Brugge).

Vedere le giocate che Cancelo è stato ed è in grado di creare, ormai, equivale ad assistere a una vera e propria fiaba calcistica. Devastante, preciso e meraviglioso nei cambi gioco. È ovunque nel campo, come se non avvertisse la stanchezza su di sé, nonostante i 1382 minuti già giocati in 16 presenze.

Intoccabile per Guardiola, essenziale per i suoi compagni: Cancelo è diventato un poeta calcistico in grado di far sognare, con le sue capacità, tanto gli adulti appassionati, quanto i bambini desiderosi di giocare un giorno come i grandi campioni, come lui.

Alessia Gentile