Ivan Rakitic, chi è il Raketa croato

Soprannominato Raketa, in italiano “razzo”, Ivan Rakitic, il centrocampista croato che veste la maglia del Barcellona, è un sogno che l'Inter sta accarezzando nelle ultime settimane

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Desiderato dai club di tutto il mondo arriverà forse a Milano, per la gioia dei nerazzurri?

Ivan Rakitic è uno dei centrocampisti
più desiderati dai club di tutto il mondo

Per 5 anni inamovibile dal Barcellona sembra invece che ora sia tutto pronto per un addio ai blaugrana e un suo arrivo in Italia, ad Appiano Gentile, con l’Inter.
Al centrocampo nerazzurro, al momento non particolarmente incisivo, porterebbe qualità ed esperienza.
Rakitic è un giocatore completo, capace di adattarsi e di esaltare la qualità della squadra in qualsiasi contesto e che sembra tenere il pallone attaccato ai piedi; vederlo perdere una palla è quasi impossibile, legge e comprende subito il gioco intorno a lui e ha una strepitosa precisione nei passaggi.
Getty Images

Ma chi è questo ragazzo vicecampione del mondo?

Nato in Svizzera da genitori croati scappati dalla penisola balcanica prima dello scoppio della guerra d’indipendenza ma in un momento già teso e difficile per il paese.
Soprannominato Raketa, in italiano “razzo”, comincia la sua carriera nella squadra svizzera del Basilea a soli 17 anni sostenuto dal padre, anch’egli calciatore ma di poca gloria.

A soli 18 anni colleziona 33 presenze, 11 gol in campionato e 9presenze in Coppa UEFA, numeri che gli fanno conquistare il titolo di miglior giovane delcampionato 2006-2007.

Viene così notato dallo Shalke 04 che rileva il suo cartellino per 5 milioni di euro.
Lascia così la Svizzera, la famiglia e gli studi universitari di architettura cercando di coronare quel sogno che il padre gli aveva trasmesso.
In Germania dà una gran prova di sé e, dopo soli tre anni, il Siviglia gli offre un contratto triennale da 1,5 milioni di euro. Dopo un debutto un po’ sfortunato, con un autorete, Rakitic riuscirà ad affascinare gli andalusi con le sue magnifiche prestazioni e le sue reti sempre decisive e diventa il secondo capitano straniero del club dopo Maradona.
Conquista l’Europa League e viene inserito nella lista dei migliori 18 giocatori del torneo dalla commissione tecnica della UEFA, oltre a essere nominato miglior giocatore della finale: questo attirerà inevitabilmente su di lui l’attenzione dei maggiori club spagnoli ed europei.

Nel giugno 2014 firmerà un contratto quinquennale con il Barcellona e conquisterà la Spagna, l’Europa e il mondo intero.

immagine: Daily Star
Vince il suo primo campionato spagnolo, la prima Coppa del Re, la prima Champion’s League, la prima Super Coppa UEFA e il primo Mondiale per club.
Contemporaneamente gioca nella Nazionale Svizzera, fino al 2007, quando il telefono del centrocampista suona e dall’altro lato della cornetta c’è Slaven Bilic, allora ct della Croazia, che vorrebbe convocarlo in vista degli Europei in Austria e Svizzera.
Rakitic, con sorpresa, accetta.
immagine: Sportevai.it
Scoppia il finimondo, polemiche su polemiche che sfociano anche in una campagna contro di lui e in minacce alla famiglia da parte di partiti xenofobi.

Il croato non cambia idea, gioca l’Europeo e continuerà a giocare nella nazionale croata fino a diventare, nel 2018, vicecampione del mondo dietro solo alla Francia.

La sua vittoria più difficile?
Aver conquistato sua moglie, che a suo dire è stato più difficile che vincere la Champion’s League.
Alessandra Cangialosi