Il 13 novembre 2017 non ci si aspettava sicuramente un epilogo del genere per la Nazionale italiana. Playoff tra Svezia e Italia, valido per l’accesso al Mondiale di Russia 2018.
Partita senza dubbio abbordabile ma che ahimè non ha sortito gli effetti sperati. Gli svedesi inaspettatamente bloccano il risultato sullo 0-0 eliminando così a sorpresa gli uomini di Giampiero Ventura, all’epoca allenatore della Nazionale Italiana.
Eliminazione cocente per l’Italia e tutti gli italiani sia per il blasone della squadra avversaria sia perché la non qualificazione ai Mondiali non succedeva all’Italia dal 1958.
Ora però l’Italia è chiamata al riscatto, con il cambio della guida tecnica e il ritiro di alcune bandiere della nazionale che vinse il Mondiale nel 2006.
Il neo CT Roberto Mancini dovrà trovare i giusti nuovi tasselli per creare il futuro e un’identità a questa Nazionale; identità che al momento non è ancora chiara.
I presupposti per rialzare finalmente la testa e dimostrare il valore dei nuovi calciatori azzurri sembrano buoni, con l’innesto ormai in pianta stabile dei giovani talenti italiani: Federico Chiesa, Nicolò Barella, Federico Bernardeschi e tanti altri.
E che sia la vera rinascita..perché l’Italia non muore mai davvero!
Raffaella De Macina
Foto copertina: La Repubblica.it