Cuori azzurri è arrivato il momento di sedersi, stappare una birra, e godersi lo spettacolo. Eh già, perché lo spettacolo, oggi, è assicurato.
Un pò per scaramanzia, un pò per paura delle delusioni, c’è ancora chi non è del tutto convinto dalla rosa portata in Francia da mister Conte e se la partita contro il Belgio non è bastata a rassicurare i cuori azzurri o, quantomeno, a farli sperare in grande, forse il match di oggi è quello giusto per infiammare gli animi nazionalisti.
Staremo a vedere come evolveranno le cose… Qualora gli azzurri oggi vincessero a Tolosa la qualificazione sarebbe blindata e il primo step sarebbe più che superato. Attenzione però, a non sottovalutare gli avversari. La Svezia è, infatti, affamata di vittoria e di punti, specie dopo il pareggio contro l’Irlanda.

Shakespeare diceva “Amami o odiami, entrambi sono a mio favore. Se mi ami, sarò sempre nel tuo cuore. Se mi odi, sarò sempre nella tua mente”. Questo, probabilmente potrebbe essere “L’Ibra mood” perché, diciamoci la verità, Zlatan, gli italiani difficilmente lo dimenticheranno perché almeno una volta nella vita chiunque ha pianto per un suo gol e sia di gioia o di dolore, non bisogna trascendere nei dettagli del campionato per ricordare quanto letale possa essere Ibra “Lo scorpione”. Basti pensare a quel famoso Europeo 2004 quando, per la prima volta nella carriera Gigi Buffon prese gol da quello che sarebbe diventato, qualche mese dopo suo compagno di squadra.

Squadra vincente non si cambia e infatti Antonio Conte non cambia affatto la sua armata e sostituendo semplicemente Florenzi a Darmian schiera lo stesso undici della scorsa partita.
Salvo Ibrahimovic, verso cui la prudenza e la diffidenza non è mai troppa, la Svezia non dispone di un’armata spaventosa: Guidetti alle spalle di Ibra, Kallstrom e Fosberg presunti esterni, i veri punti deboli sono alle spalle di questi ultimi, la difesa gialloazzurra, infatti, dopo l’esordio contro l’Irlanda desta non poche preoccupazioni ad Hamrén che punta, ovviamente, tutto sull’attacco.
Non resta dunque che ultimare i compiti lavorati, correre a pranzo, pastasciutta con tanto di ricotta e basilico, stappare una bella birra, accomodarsi davanti a uno schermo, e aspettare le 15.00 per cantare all’unisono l’inno nazionale, tingere d’azzurro i nostri cuori e godersi Italia-Svezia.
#ForzaAzzurri
Egle Patanè