Inzaghi, Conte & co.: quando la dieta vince sul campo

Filippo Inzaghi ha di recente rivelato la sua 'mania' per l'alimentazione dei giocatori: ma non è il solo mister che ha puntato molto sulla dieta

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Mattinata diversa per Filippo Inzaghi. Il mister rossoblu ieri mattina al Dall’Ara ha partecipato a un convegno organizzato da Isokinetic, riguardante la riabilitazione e la prevenzione degli infortuni.

(immagine limonta sport)

In tale sede, Pippo ha ribadito la sua estrema attenzione per l’alimentazione, attenzione – quasi maniacale – che lui stesso applicava quando era calciatore e che parimenti esige dai suoi ragazzi. Inzaghi ha sottolineato le regole che impone alla squadra (“Metto colazione e pranzo obbligatori per i miei. E’ stata la mia forza nella mia carriera e ora lo pretendo”, afferma) e ha ribadito come il mangiare sano sia importantissimo anche nel recupero dagli incidenti sul campo.

Difatti, il bomber a 38 anni riportò la rottura del crociato, riuscendo poi a tornare a giocare.

Ma Pippo Inzaghi non è il solo mister che sposa la disciplina a tavola: diversi gli allenatori che puntano su questo come uno degli aspetti per dare il meglio sul campo.

Uno di questi sicuramente è Claudio Ranieri: addirittura, la sua mania per la dieta sana pare essere stato uno dei motivi della rottura al Leicester. Secondo fonti inglesi, una volta, al termine di una partita vinta, si sarebbe adoperato a far sparire tutti gli snack ‘spazzatura’ che i giocatori avevano previsto nel post gara. Lo stesso dicasi per Gareth Southgate, che alla Nazionale inglese ha dato direttive ben precise riguardo l’astinenza dai dolci.

 

Un po’ sulla falsa riga di Fabio Capello, considerato un vero e proprio didattore:  “Con tutte le sue regole a tavola ha creato un campo di prigionia, con quell’atmosfera non si vince”. Parola di Rio Ferdinand.

Altro inflessibile è Turchel, il mister del PSG, vegetariano per scelta e assolutamente restrittivo: lo scorso anno eliminò dalla dieta del Borussia Dortmund  pizza,  pasta,  bevande gasate, dolci e  cioccolato. Fanatico del peso forma anche Rafa Benitez: non  ha mai tollerato il sovrappeso, al Valencia eliminò  gelato e paella, al Liverpool la birra.

Antonio Conte, alla Juventus come in Nazionale, ha sempre curato maniacalmente l’alimentazione dei suoi, tanto da prevedere anche delle multe per chi sgarrava; i suoi nel tempo si sono adeguati riconoscendo i benefici fisici dell’alimentazione corretta. Stesso discorso per Marcelino del Villareal, anche lui appartenente alla categoria dei mister maniaci del controllo della tavola.

Daniela Russo

(immagine copertina gazzamercato)