Solo pochi mesi fa la storia di Murtaza il piccolo grande sostenitore di Leo Messi aveva commosso il web, e oggi è tornato ad essere protagonista delle cronache insieme alla sua famiglia, ma per ragioni ben diverse. Il bambino è diventato famoso per alcuni scatti che lo ritraevano mentre giocava a calcio, indossando una maglia del suo idolo argentino, costruitagli dal padre con una busta di plastica. Grazie ai social, le foto erano state visionate anche dal Pallone d’oro che lo scorso febbraio ha fatto recapitare due maglie autografate e un pallone a casa del suo giovanissimo sostenitore. Ora il bimbo, a soli cinque anni, deve chiamare “casa” un’altra abitazione, perchè insieme ai suoi cari è stato costretto a trasferirsi a Quetta, in Pakistan, dopo essere stato destinatario di numerose intimidazioni. A spiegare l’accaduto, è stato proprio il padre del bambino, Mohammad Arif Ahmadi, che ha così motivato la sua decisione: “La vita era diventata miserabile. Ricevevamo costanti minacce telefoniche. Temevo che potessero rapire mio figlio“. Una scelta presa per tutelare il figlio, il quale, nell’arco di così poco tempo, è passato dal provare la gioia di un sogno realizzato, al dispiacere nel dover lasciare la propria casa.
Chiara Vernini