Inter, Sassuolo lotta alla sopravvivenza prima della battaglia finale a Roma

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Il web impazzisce per De Vrij e tutto porta alla sfida di domenica sera all’Olimpico, ma c’è il Sassuolo

Ultimo a San Siro, che determinerà in parte l’appuntamento con i gemellati biancocelesti e l’esito stagionale

All’andata gli uomini di Spalletti avevano confermato il sospetto che le gare precedenti avevano fatto sorgere, ovvero che la squadra disponeva di solidità e organizzazione meno intense di quanto si era auspicato. Ed è proprio a Reggio Emilia che iniziarono i problemi quando al 34’ del primo tempo Falcinelli segnò il gol dell’1-0, risultato rimasto invariato fino al triplice fischio senza che l’Inter riuscisse a ribaltarla. 

Le cose da quel giorno sono cambiate e ad essere mutate anche le posizioni in classifica e le vicissitudini che quest’ultime impongono, prima fra tutte fare punti. Per Spalletti più che per Iachini, in ottica obiettivi stagionali, fare bottino è vitale. Se la gara del 20 maggio all’Olimpico è a tutti gli effetti uno scontro finale, è altresì vero che non sarebbe tale se la distanza di partenza tra Lazio e Inter non dovesse restare invariata fino a quel giorno e se l’Inter dovesse arrivare all’Olimpico dopo qualche strafalcione contro il Sassuolo.

Rapporto particolare quello tra neroverdi e nerazzurri, i quali hanno sempre alternato clamorose goleade ad altrettanto clamorosi tonfi contro gli emiliani. I meneghini batterono per due stagioni consecutive 7-0 il Sassuolo ma persero anche 3-1 uno dei due ritorni, per poi non riuscire a vincerci contro la stagione successiva.

Questa volta c’è una qualificazione di Champions in ballo e un finale di stagione che non può essere perso in partenza ancor prima di essere giocato e affinché questo non accada la partita di stasera è decisiva: non rischiare per non sbagliare, puntando ai tre punti senza pensare ad altro. Nemmeno al buon gioco al quale oggi come mai gli interisti attribuiscono minor priorità. Niente bel gioco ed estri, solo mentalità solida e senza timori con consapevolezza della posta in gioco ma anche e soprattutto delle proprie potenzialità, le stessa che hanno permesso di calare il poker contro i bianconeri friulani e che hanno dato filo da torcere ai – quasi – campioni d’Italia ma che, per infelice gestione della partita di cui l’uomo di Certaldo è l’indiziato numero uno (Orsato a parte), è andata male dal punto di vista del risultato. Spalletti questa sera non può reiterare e la scelta degli undici titolari non sarà semplice, anche in relazione al discorso diffidati che sempre in ottica Lazio potrebbe condizionare le scelte. I giocatori che rischiano di saltare la Lazio sono più di uno tra cui uno degli irrinunciabili, il portoghese classe ’94 che galoppa sulla fascia destra e che preoccupa particolarmente i tifosi e non soltanto in vista della Lazio bensì circa la sua permanenza ma, ancora una volta il futuro è un problema di cui curarcene oggi può soltanto essere deleterio. Testa al presente, testa al Sassuolo. 

 

Egle Patanè

 


 

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