Inter-Mister tacchi a spillo: Nainggolan per dare fisicità contro il Toro

Fisicità e tecnica contro un Torino possente: necessario Nainggolan? In forse Politano: ecco la nostra Inter ideale per battere gli uomini di Mazzarri

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La scorsa settimana l’Inter è stata ridimensionata ancora una volta da un piccolo Sassuolo, che piccolo contro l’Inter non è mai. Certo con la complicità di un Boateng forse nella sua serata migliore in maglia neroverde, tanto da finire solo quarantott’ore dopo tra le fila dei blaugrana. Dopo la vittoria contro il Napoli passata in sordina, visto che occhi e orecchie erano puntati altrove (volenti o nolenti), anche quella di Empoli aveva ravvicinato i nerazzurri al secondo posto, ulteriormente però allontanatosi con il pareggio contro gli emiliani.

Questa sera però, a favore di Spalletti, gli uomini di Carletto Ancelotti dovranno sfidare quelli di Gattuso, che malgrado non siano una forza inespugnabile, hanno perso Higuain ma hanno guadagnato Piatek esordiente quasi sicuramente nella serata di stasera a San Siro, e chissà che non rubi qualche punto al Napoli…

Intanto l’Inter che lasciava presagire un mercato da encefalogramma piatto, ha praticamente animato le acque quando, in poco più di ventiquattrore ha concluso l’affare Cedric Soares, terzino portoghese in arrivo dal Southampton.

Come se non bastasse Godin ha già svolto le visite mediche che, a quanto pare, sembrerebbe aver firmato persino il pre-contratto. Il capitano dell’Atletico, in scadenza con il club madrileno a giugno, farà parte della rosa nerazzurra a tutti gli effetti a fine stagione e solo dopo la scadenza del contratto.

Intanto, proprio per non farsi mancare nulla ieri l’F.C. Internazionale comunica ufficialmente l’addio di Erick Thohir e il conseguente passaggio di quote (il 31.05%) nelle mani del fondo di Hong Kong, LionRock Capital che ha versato nelle casse del magnate indonesiano 150 mln di euro circa.

Verso il Torino

Ma torniamo al campo e mentre Suning insieme al nuovo socio di minoranza, lavora sul fronte stadio sul quale si attendono sviluppi per il mese prossimo, la dirigenza pensa al mercato, Spalletti pensa al campo e ultimate le rifiniture, è già tempo di Torino-Inter.

Con il Sassuolo è ormai acqua passata e sebbene quella di San Siro sia stata una gara meno sfortunata in termini di risultati rispetto alla partita d’andata, non si è vista un’Inter certamente nella sua prestazione stagionale migliore.

Spalletti oggi in conferenza a noi presenti  parla di un Torino costruito da un punto di vista fisico in maniera imponente e un modo di fare in campo basato su una costruzione e uno sviluppo di gioco che spesso passa da contrasti e fisicità.

Zaza con le sue qualità può cambiare a livello tattico e a livello d’impatto e a livello offensivo con Belotti ti creano quel volume e quell’impatto sui centrali difensivi imponente. 

Con Zaza in campo sarebbe un Toro a due punte, motivo per il quale se fossimo al posto del tecnico di Certaldo, nella nostra Inter ideale, contro gli uomini di Mazzarri schiereremmo un 4-4-2. Tra i pali il solito Handanovic, in clean sheets da tre turni, e il poker difensivo con D’Ambrosio esterno sulla destra, Skriniar, De Vrij e Asamoah esterno sinistro.

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L’inserimento di Nainggolan nella linea di centro campo a fianco di Brozovic potrebbe essere quasi certo, a favore del belga infatti le statistiche: il Ninja nei suoi ultimi quattro incontri contro i granata ha contribuito 4 volte in 4 delle reti messe a segno (3 assist e 1 rete), senza contare che solo 1 sui 14 gol segnati in trasferta sono stati segnati da fuori area, un dato che potrebbe convincere ulteriormente sulla titolarità dell’ex giallorosso, considerata la sua abilità nelle conclusioni da fuori area.

Sulle mezzali, dovendo sopperire ad una possibile assenza di Politano, nonostante Spalletti sia stato ottimista nel dire che si è molto fiduciosi circa la sua disposizione, sottolineando comunque una valutazione che si dovrà tener conto della condizione, sarebbe forse più ottimale far partire titolare Candreva al posto dell’ex neroverde e Perisic a sinistra.

In attacco, anziché il confermatissimo Icardi in solitaria, spazio e fiducia ad una diade tutta argentina con il Capitano affiancato da Lautaro Martinez.

 

(4-4-2) Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, De Vrij, Asamoah; Candreva, Nainggolan, Brozovic, Perisic; Lautaro, Icardi.

 

Egle Patanè