Con il 2-1 di San Siro sull’Empoli si conclude la stagione dell’Inter 2018-2019. I nerazzurri riacciuffano il quarto posto e volano in Champions League per il secondo anno consecutivo.
Mentre i ricavi del club meneghino sono nettamente positivi e in crescita del 46,87%, rispetto allo stesso periodo della passata stagione, sul campionato appena concluso non si può dire altrettanto.
Prestazioni altalenanti, un biglietto per l’Europa staccato solo all’ultima giornata, deficit di gol rispetto allo scorso anno e comportamenti decisamente da rivedere.
La stagione 2018-2019, caratterizzata dal ritorno in Champions League, dopo ben sei anni, apre a una campagna di rafforzamento della rosa. Dal centrocampista Nainggolan, ai difensori De Vrij, Asamoah e Vrsaljko, agli attaccanti Keita Baldè, Lautaro Martinez e Politano.
Nonostante i nuovi innesti la squadra non riesce a qualificarsi per gli ottavi, ma in campionato, fortunatamente, va un po’ meglio. Dopo un inizio un po’ difficile, la formazione di Spalletti si rende protagonista di sette vittorie consecutive.
Intanto il 26 ottobre 2018 l’imprenditore indonesiano Erick Tohir lascia la presidenza al ventisettenne Steven Zhang.
L’Inter chiude il girone di andata con un ottimo risultato, al terzo posto, dietro a Juventus e Napoli.
Il nuovo anno, però, parte con più dolori che gioie.
Un solo punto nelle prime tre partite, l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Lazio, poi vincitrice, e l’inizio della telenovela Icardi.
Ai risultati altalenanti del campionato si alternano i match di Europa League, che si concludono quasi subito dopo la sconfitta contro l’Eintracht Francoforte.
L’Inter perde anche il terzo posto, lo recupera e lo riperde, ma riesce comunque a qualificarsi per la Champions grazie a un sudato quarto posto, dietro Juventus, Napoli e Atalanta.
Note negative della stagione, dispiace dirlo, ma in primis Mauro Icardi, pochissime reti rispetto allo scorso anno e un comportamento, dopo il girone d’andata, non da capitano. Subito dietro Perisic, anche lui risultati deludenti rispetto alla stagione passata e atteggiamenti a tratti “svogliati”.
Non solo delusioni ma anche note positive. Sicuramente Samir Handanovic, come nuovo capitano, subentrato a Icardi, ma soprattutto come portiere grazie a una stagione davvero straordinaria.
In difesa promosso a pieni voti lo slovacco Skriniar e, più avanti, Brozovic come regista ma anche come recupera palloni. In attacco degni di nota Lautaro Martinez e Matteo Politano.
Un’altra persona, infine, che mi sento di promuovere è mister Spalletti.
Porta per il secondo anno consecutivo il club in Champions, qualificazione non scontatissima. Per mesi senza Icardi in campo, ma riesce a gestire la situazione con le “armi” a sua disposizione. E Infine l’Europa, ad essere pignoli il tecnico e la squadra escono, a testa alta, con una semifinalista e una finalista. Stagione non d’oro, di sicuro, ma lascia una buona eredità ad Antonio Conte.
Alessandra Cangialosi