Inter Campione d’Italia: 10 motivi che hanno portato i nerazzurri al tricolore e alla seconda stella

Nomi, volti, fatti e tutto quello che quest'anno ha portato all'Inter l'agognata seconda stella

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immagine dal profilo ufficiale X: https://twitter.com/Inter/status/1782680817627717960

Con cinque giornate di anticipo, l’Inter festeggia lo scudetto.
Uno scudetto speciale perchè conquistato in un derby, ma anche perchè permette ai nerazzurri di cucire la seconda stella sul petto.

Un traguardo voluto e centrato: miglior attacco, miglior difesa, capocannoniere…

Riassumiamo i nomi, i volti, i fatti e tutto quello che quest’anno l’Inter ad essere Campione d’Italia


1. Simone Inzaghi

La mente, lo stratega. Da uomo in campo a uomo in panca, con un rendimento decisamente superiore nella seconda veste.

2. Beppe Marotta
Intuito, esperienza, abilità, furbizia. Il direttore sportivo lo si fa anche così. Se poi “ti capita di vincere”, allora Bingo.

3. Lautaro Martinez
Chiamarlo “Toro” ha il suo perché. Nell’arena è il protagonista, il simbolo, il faro.

4. Il gruppo
Se in una ciotola capiente, amalgami bene gli ingredienti, la torta risulta bella da vedere e buona da mangiare.

5. La mentalità
Definizione dei ruoli, intenti comuni, convinzione, costanza. In due parole: mentalità vincente.

6. Marcus Thuram
Chi lo scorso anno si disperava per gli addii di Lukaku e Džeko, non aveva chiaramente la percezione di chi fosse il giovane Thuram: si saranno ravveduti sicuramente.

7. Hakan Çalhanoğlu
L’uomo buono per tutte le stagioni, l’usato garantito nientemeno che dai cugini rossoneri che ha fatto la differenza in campo. A Napoli direbbero che ha la “cazzimma”.

8. Yann Sommer
Rimpiazzare Onana non era impresa facile. Con lo svizzero Sommer, l’Inter ha addirittura abbassato la media dei gol subiti.

9. Le avversarie inesistenti
Juventus, Milan in prima fila, incostanti ed incapaci nel tenere il passo dei nerazzurri e gli ormai ex campioni d’Italia del Napoli, squadra passata dall’essere una fuoriserie ad una Subaru Baracca in meno di un anno.
Oltre, solo il vuoto, il nulla.

10. Gli “episodi”
Inutile negare quanto siano stati provvidenziali. La cosa giusta al momento giusto (anche con le persone giuste). I campionati si vincono anche così.

Complimenti all’Inter!!!

 

Simona Cannaò