Roma-Milan è sfida tra seconde. Cammino di campionato, fino ad ora, più o meno identico che vede i due club a pari punti. Tra i due allenatori c’è un forte legame ma Spalletti e Montella saranno uno contro l’altro e proveranno a vincere perchè tra le due sfidanti, solo una ne uscirà con il titolo di antiJuve.
Ecco il big match raccontato da Alberto Mandolesi e Cristiano Ruiu.
La classifica ci dice che il cammino dei due club è stato più o meno identico; vincere consoliderebbe il secondo posto: quanto peso può avere sulle ambizioni delle squadre e il loro cammino futuro?
ALBERTO MANDOLESI: Il campionato è ancora molto lungo ma è pur sempre uno scontro diretto e sicuramente, se una delle due dovesse prevalere sull’altra, avremo indicazioni su chi sarà la cosiddetta antiJuve.
CRISTIANO RUIU: No, la partita non cambia nulla…purtroppo, non dico che la classifica a oggi sia bugiarda ma sono due squadre con una caratura diversa: la Roma è costruita per essere tra le prime tre, il Milan per provare ad arrivare in Europa League e credo che il secondo posto sia frutto di un ottimo lavoro ma alla lunga… quindi non credo sia uno spareggio…
Credi nell’assalto al primo posto?
ALBERTO MANDOLESI: Caratterialmente sono scettico … credo che la Juve abbia qualcosa in più sotto vari aspetti, su tutti una rosa attrezzata e competitiva in grado di schierare addirittura due squadre di livello … chiaro che il cammino e ancora lungo e il campionato è come la vita: lungo il percorso possono accadere cose imprevedibili; però devono essere brave le altre squadre a non sbagliare un colpo in attesa del suo eventuale passo falso.
CRISTIANO RUIU: No….! Credo che se c’è una squadra che potrebbe approfittare di un eventuale calo bianconero quella è la Roma … anche se tra i due organici c’è un abisso.
Spalletti vs Montella: la mano dell’allenatore, quando si tratta di loro si vede. Due ottimi tecnici a confronto: assegna un voto a entrambi (sulla base di quanto dimostrato fino a questo momento) e motivalo:
ALBERTO MANDOLESI: Spalletti voto 9: è la mia debolezza… tra tutti gli allenatori che ho conosciuto, dopo Liedholm (che per me è da 10) è il miglior allenatore che la Roma abbia mai avuto. Io faccio un doveroso distinguo tra giocare bene (finalizzato al risultato) e giocare bello (finalizzato all’estetica) e Zeman ne è un esempio di come si può esprimere un calcio spettacolare senza però ottenere risultati; Spalletti sa conciliare entrambi gli aspetti! Montella voto 8: non immaginavo un tale successo da allenatore.
CRISTIANO RUIU: Per me Montella merita il voto più alto. Spalletti ha fatto quello che doveva fare, e, infatti, con la sua Roma è al secondo posto; Montella è riuscito a portare la squadra in una fascia della classifica che non gli appartiene: 9!
I due mister sono anche amici e si conoscono molto bene: compagni di squadra all’Empoli poi Spalletti ha allenato Montella in più occasioni (Empoli, Samp e infine, proprio Roma): quanto c’è di Spalletti in Montella allenatore? Secondo te l’allievo supera il maestro?
ALBERTO MANDOLESI: Spalletti credo abbia qualcosa in più: un allenatore di idee che sa comunicare e insegnare ma anche grande capacità nel gestire la squadra. Può succedere che l’allievo superi il maestro in quanto Montella è una persona intelligente e umile: dovrà essere sempre propenso a osservare e imparare anche dagli altri.
CRISTIANO RUIU: Alcuni concetti di calcio Monteloiano non sono lontani da Spalletti che però, negli ultimi anni ha avuto rose che gli hanno permesso di realizzare il suo tipo di calcio. Moantella quest’anno ha provato a impostare il Milan sulla falsa riga di quello che era il gioco della Fiorentina targata Aereoplanino poi ha avuto il merito di rendersi conto che i giocatori a disposizioni non erano adatti. Ora punta su un gioco meno spettacolare ma più redditizo: è stato duttile, mi ha stupito!
35 gol fatti la Roma (che, per ora, ha il miglior attacco della serie A), 27 i rossoneri: Roma-Milan vedrà anche i due bomber più in forma del momento (quasi nessuno avrebbe scommesso su di loro a inizio campionato eppure…) Dzeko-Lapadula: indicaci quali sono a tuo avviso i pregi e difetti dei due attaccanti:
ALBERTO MANDOLESI: Dzeko ha il merito di esser riuscito a ritrovare la fiducia dopo una stagione disastrosa. Io attribuisco molto alla comunicazione: lo scorso anno non parlava italiano e per me questo era sintomo di mancanza di adattamento oltre a comportare difficoltà di comprensione. Quest’anno, sarà un caso, parla italiano e sembra essersi calato nella Roma tanto da essere decisivo. Lapadula ha dimostrato carattere nel farsi trovare pronto e nel’essere decisivo (tanto da regalre 2 punti preziosi al milan contro il Crotone) e ha ancora margini di miglioramento….
CRISTIANO RUIU: Questa estate quando si paventava il possibile scambio Bacca-Dzeko molti Rossoneri storcevano il naso io invece lo avrei fatto poichè il bosniaco fa reparto da solo e fa giocare la squadra, Bacca gioca da solo. Lapadula è alle sue prime uscite in serie A ed è ammirevole per la voglia di emergere che ha…!
Ci illustri il tuo pensiero riguardo la dibattuta “squalifica di Strootman”?
ALBERTO MANDOLESI: Dovrebbe far legge la consuetudine… quante volte ci capita di assistere a litigate tra giocatori, spintoni, faccia a faccia e uno dei due si accascia per terra in modo scorretto e sleale ma non si è mai visto che il simulatore prendesse due giornate di squalifica….Chi simula in genere ha l’obiettivo di far espellere un avversario, il fine di Strootman sarebbe stato quello di evitare l’ingresso di Cataldi in campo?!
CRISTIANO RUIU: Eticamente è stato davvero un gesto antisportivo; giuridicamente ero convinto che il ricorso presentato dalla Roma sarebbe stato accolto perchè non si è trattato di una simulazione e la squalifica avrebbe avuto senso se così fosse stato….
Montella, da allenatore, non ha mai battuto la Roma (eccetto che in Coppa): secondo te verrà sfatato questo tabù? E, su cosa dovrà puntare l’allenatore della tua squadra per riuscire a conquistare i 3 punti?
ALBERTO MANDOLESI: Da tifoso spero che Montella rispetti la tradizione del campionato… ovvio che è una partita apertissima poichè le due squadre si equivalgono. Forse la Roma ha dalla sua il fattore campo (non perchè l’Olimpico sia una bolgia, anzi, quest’anno è sempre semi deserto ma perchè in casa il ruolino è di 7 vittorie su 7). La Roma deve puntare sul gioco veloce che è la sua prerogativa e soprattutto mantenere la concentrazione: quando la Roma permette all’avversario di essere aggredita va in crisi quindi è condannata a giocare sempre a ritmi alti … appena cala presta il fianco e diventa vulnerabile.
CRISTIANO RUIU: Non si parte mai per pareggiare ma vista la condizione non al top di molti milanisti e vista la condizione degli avversari direi che sarà molto difficile vincere. Per farlo credo che bisognerebbe ripetere la gara fatta contro l’Inter. Molto accorti in difesa senza abbassare troppo la linea, aspettare che la Roma si scopra e partire in contropiede.
Caterina Autiero