Il ricordo degli Euro2020 è ancora vivido nelle menti dei tifosi azzurri che hanno pianto, gioito, esultato ma anche sofferto insieme all’intera Nazionale Italiana. I protagonisti della splendida esperienza vissuta, fino ad appena tre mesi fa, sono stati in molti. Indimenticabili i loro nomi.
Roberto Mancini, il ct azzurro che, da condottiero vero, insieme al suo fidato amico e consigliere Gianluca Vialli, ha guidato uno splendido gruppo lungo il cammino che ci ha portati sul tetto d’Europa. L’abbraccio tra loro due ha mostrato, all’intero continente europeo, la forza del gruppo italiano.
Avanti insieme sempre come Fratelli.
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Leonardo Spinazzola, treno express che ha dato tutto stesso per mettere in difficoltà le squadre avversarie. Almeno fin quando ha potuto sul campo di gioco e poi dalla tribuna, sempre vicino ai suoi compagni. Federico Chiesa, spina nel fianco, imprendibile per chiunque e vero e proprio figlio d’arte. Ma ancora Giorgio Chiellini, capitano vero che, insieme a Leonardo Bonucci, ha creato un muro invalicabile davanti alla porta difesa dal gigante, infallibile ‘para-rigori’, Gianluigi Donnarumma.
Tutti i giocatori italiani che hanno conquistato il trofeo di Euro 2020 meriterebbero, perciò, di essere nominati uno per uno. Perché sono stati, tutti insieme, un tassello fondamentale di uno splendido gruppo.
Ma se si nomina l’ormai famosissimo “Tiraggiro” chi può venire in mente, se non Lorenzo Insigne?
🔵 Insigne 🤝Tiro a giro 🔵
Esiste una migliore storia d’amore? 🥰@Lor_Insigne#SerieATIM #WeAreCalcio pic.twitter.com/MCluRNSSX8— Lega Serie A (@SerieA) June 9, 2021
Il numero 10 azzurro che, con quello splendido tiro a giro, ci ha fatto sognare più e più volte nel corso della competizione. In ogni gara ha provato a piazzarla lì dove sarebbe stato impossibile prenderla. In due occasioni, così, prima contro la Turchia, poi contro il Belgio, Insigne non ha deluso le aspettative.
Una volta presa palla, non è fermato davanti a niente e a nessuno e, al tempo stesso, nessun avversario ha potuto impedire che il suo destro si facesse strada, fino a raggiungere la porta avversaria. Poi, in un lampo, eccolo lì: quel meraviglioso colpo che tutti noi abbiamo ammirato e invocato.
Insigne si confessa: “le perle” di Del Piero sono state, fin da piccolo, la sua fonte di ispirazione.
Eppure, Lorenzo Insigne ha voluto mettere i “puntini sulle i”, come si suol dire. Intervistato al “Festival dello Sport” di Trento, il capitano del Napoli ha voluto infatti nominare chi, secondo il suo pensiero, è stato il vero inventore del famoso tiraggiro. Diventato talmente importante, da essere inserito come espressione italiana addirittura nella Treccani.
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Il suo idolo, ha voluto precisare, è colui che ha ideato e perfezionato questa giocata vincente. Ecco allora le sue parole: “Il tiro a giro è di Alex Del Piero, non è mio. Mancini mi dice di tirare sul primo palo che non se lo sarebbero aspettati, ma è più forte di me. Da ragazzino mi ispiravo a Del Piero, il tiro a giro nasce guardando le sue perle“.
Un maestro d’eccezione e che maestro, verrebbe da dire. Alessandro Del Piero, infatti, è stato definito Pinturicchio nel corso della propria carriera calcistica, grazie alle pennellate su punizione e in movimento che solo lui è riuscito a creare e a realizzare, così precise e meravigliose.
Alessia Gentile