Inghilterra-Croazia, di nuovo una contro l’altra per il match della prima giornata della fase a gironi degli Europei.
GRUPPO D – A Wembley, la Nazionale dei Tre Leoni cerca i tre punti contro i croati vicecampioni del mondo di Russia 2018 che, in quel torneo, ebbero la meglio proprio sull’Inghilterra, in semifinale.
La nazionale inglese riparte dal ct Gareth Southgate che per questo Europeo ha allestito una selezione giovane e ricca di talento. Sull’onda di un Mondiale russo chiuso al quarto posto, si presenta come la favorita del girone e punta, senza nascondersi, alla vittoria di un trofeo continentale che manca dal lontano 1966 (anno del titolo mondiale).
La Croazia, dopo l’ultimo Mondiale in cui è stata fermata a un passo dal trionfo solo dalla Francia, vuole riconfermarsi ad alto livello partendo dalle sue punte di diamante.
L’età avanza per molti giocatori con la maglia a scacchi bianchi e rossi e, rispetto al torneo russo, molti veterani si sono fatti da parte lasciando il posto ai giovani (quattro giocatori della finale della Coppa del Mondo si sono ritirati: Danijel Subasic, Ivan Strinic, Mario Mandzukic e Ivan Rakitic sostituiti da Dominik Livakovic, Borna Barisic, Nikola Vlasic e Bruno Petkovic).
Entrambe le compagini, nelle qualificazioni, si sono piazzate prime nei rispettivi gironi e sono a caccia dell’impresa europea.
Sebbene il tecnico della Croazia ammetta che, dopo il 2018, le speranze sono più alte, crede altresì che ci siano un certo numero di nazioni in una posizione migliore per alzare il titolo, inclusa l’Inghilterra.
“L’obiettivo principale è raggiungere la fase a eliminazione diretta e ciò che lo rende difficile è il fatto che Inghilterra e Scozia saranno i padroni di casa nelle loro partite contro di noi… l’Inghilterra sarà la nostra avversaria più difficile perché è una squadra di grande qualità e la affronteremo a Wembley.”
Di contro, il manager inglese è consapevole che le aspettative sono alte rispetto alla Coppa del Mondo 2018 quando hanno raggiunto le semifinali:
“Accetto la situazione da allenatore, c’è aspettativa, devo fare i conti”.
SOUTHGATE & DALIC
i CT che hanno saputo entusiasmare
Nominati tra lo scetticismo generale, i due allenatori hanno costruito intorno alle loro selezioni fiducia ed entusiasmo ma anche aspettative alte.
Southgate conosce molto bene la competizione europea: ha giocato ogni minuto di ogni partita a Euro ’96 insieme ad Adams e Seaman ed è stato il capro espiatorio per l’uscita dell’Inghilterra dopo il rigore sbagliato nella semifinale contro la Germania.
Dopo il ritiro dal calcio giocato inizia la sua carriera da allenatone nel 2006, alla guida del Middlesbrough per tre anni. Successivamente ha lavorato come esperto e co-commentatore per ITV, prima di approdare al lavoro in Inghilterra Under 21 nel 2013.
La sua grande occasione è arrivata nel 2016: dopo il licenziamento di Sam Allardyce la Federcalcio inglese lo nomina c.t. della nazionale maggiore, non senza critiche. Si dimostra, però, da subito un allenatore moderno e attento soprattutto alla fase realizzativa legata alle palle inattive: la sua nazionale ha così aumentato il numero di reti segnate da calci da fermo.
Ha saputo ridare fiducia verso la Nazionale che era scesa a livelli infimi e, in poco tempo è passato dall’essere il vero punto di svolta dei Tre Leoni.
Una vita dedicata al pallone, quella del selezionatore della Croazia, Zlatko Dalic.
Ha giocato da centrocampista e ha iniziato la carriera da allenatore ben 5 anni dopo il suo addio al calcio giocato, firmando un contratto con il Varteks a inizio 2005.
Dopo la seconda stagione sulla panchina della squadra croata, si fa le ossa come vice allenatore della nazonale Under-21 . Per circa sei anni è stato in Arabia Saudita finchè, nel 2017 è arrivata la chiamata da parte della Federazione croata che gli affida la guida della nazionale maggiore.
Arriverà la qualificazione ai campionati del mondo in Russia -quelli a cui abbiamo fatto riferimento in precedenza- e Dalic diventerà una sorta di santone del calcio per i tifosi croati.
KANE & MODRIC
i capitani e le stelle delle rispettive nazionali
Harry Kane cerca il trofeo che darebbe lustro alla sua bacheca mentre Modric è alla sua ultima rassegna internazionale.
Capitano e bomber dell’Inghilterra, l’uragano Harry Kane si presenta alla competizione da capocannoniere della Premier League (23 gol) e miglior assist-man (14).
Dopo 221 gol in 8 anni dovrebbe lasciare il Tottenham e, in questo torneo, non dovrà farsi distrarre dalle voci di mercato.
Il centravanti arriva alla rassegna come uno dei giocatori più attesi dopo essersi aggiudicato il titolo di Alipay Top Scorer avendo segnato 12 reti nelle qualificazioni ed essere stato tra i trascinatori del gruppo che ha concluso al quarto posto il Mondiale 2018.
Numerosi i riconoscimenti che attestano le sue doti di finalizzatore ma non ha ancora vinto alcun trofeo né a livello di club né a livello di nazionale.
«Qualora finissi la mia carriera di calciatore senza vincere un trofeo importante per l’Inghilterra, lo vedrei come un fallimento. So che abbiamo ancora margini per migliorare, ma questo è il nostro obiettivo e penso che possiamo farcela. Ci sono molte aspettative, ma anche convinzione. Conosco i miei compagni e sento che siamo pronti a tutto. Ci sono alcune grandi squadre – Francia, Belgio, Germania, Spagna, Italia, Portogallo – e per vincere sappiamo che dobbiamo batterle, e questa è la sfida…».
Leader di un gruppo tecnicamente di altissimo livello e che dopo il torneo russo è maturato, guida gli inglesi e punta al titolo proprio come Luka Modric.
Per il 36enne “folletto” croato sarà una delle ultime occasioni per provare a vincere qualcosa.
Punto fermo della Croazia, con una visione di gioco non comune a tanti giocatori, a differenza del bomber inglese, in carriera ha alzato molti titoli (13 titoli nazionali, ben 4 Champions League, 3 Supercoppe UEFA e 4 Mondiali per club).
Pallone d’Oro e miglior giocatore dell’ultimo Mondiale, il capitano, fuoriclasse assoluto, farà coppia con Brozovic in mediana e dovrà inventare giocate per gli attaccanti.
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A proposito della sfida contro gli inglesi, dall’alto della sua esperienza, mette in guardia i suoi:
«È il peggior match con cui iniziare. Sono sempre ottimista, ma questa è una prima partita molto difficile. L’incontro con l’Inghilterra a Wembley parla da sé. Questo è una vera finale, perché una sconfitta può metterci in una posizione molto difficile per passare il turno e vincere il gruppo. Sappiamo che in questa partita non possiamo permetterci di commettere errori. Sono sicuro che se riusciremo a imporre il nostro stile di gioco, allora potremo sconfiggerli. L’Inghilterra ha una grande squadra, soprattutto in attacco. Persone come Kane, Rashford e Sterling sono bravi e possono battere chiunque. Sarà una partita molto tesa…».
Sarà il terzo incontro tra Inghilterra e Croazia tra Mondiali ed Europei.
L’Inghilterra ha battuto la Croazia 4-2 nella fase a gironi a Euro 2004, mentre l’ultima volta che le due nazionali si sono incontrate hanno prevalso i croati per 2-1 dopo i tempi supplementari (nelle semifinali della Coppa del Mondo 2018).
Wembley portafortuna inglese ma…
Benchè l’Inghilterra non abbia mai perso a Wembley tra Mondiali ed Europei vincendo sette gare e pareggiandone quattro, le statistiche ci dicono anche che i tre leoni non hanno mai vinto la prima partita in un Europeo (5N, 4P) mentre la Croazia risulta imbattuta nei suoi cinque precedenti esordi europei (4V, 1N).