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Ilicic diviso tra gratitudine e ambizione: ce la farà Percassi a trattenerlo?

Il trequartista nerazzurro tra la voglia di vincere e la gratitudine per la Dea

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L’ ambizione è di certo un requisito dei grandi giocatori e in questo Josip Ilicic non è da meno di altri.

Le sue parole, qualche giorno fa, hanno fatto e fanno discutere soprattutto tra la piazza nerazzurra alla quale dopo il piazzamento in Champions il numero 72 aveva giurato fedeltà anche per la prossima stagione. Conclusione ideale e inevitabile di una stagione in cui il giocatore ha finalmente fatto un salto di qualità che oramai nessuno più si aspettava da lui, da tempo  conosciuto in Italia per le indiscutibili doti tanto quanto la sua volubilità di rendimento.

Ilicic Atalanta
Getty

Merito di tutta una serie di componenti, certo. Fatto sta che l’ambiente dell’Atalanta è quello che ha fatto più bene in assoluto allo sloveno proprio nella stagione che sembrava poterlo maggiormente destabilizzare in seguito ai problemi di salute, fortunatamente superati senza strascico alcuno.

Eppure, malgrado la grande gratitudine che lega Ilicic alla Dea, le sue parole sono state chiare e inequivocabili:

“Ho tanto rispetto per l’Atalanta, mi ha dato tutto, però io voglio stare al top, vincere trofei e lottare per la vetta. Non sono più così giovane, tutti devono capire questo. Comprendo il presidente Percassi che dice che devo rimanere, ma queste cose si fanno in due, si decidono da entrambe le parti e io so che cosa voglio. Voglio vincere, per me è arrivato il tempo di ottenere qualcosa per tutto quello che ho fatto in carriera”.

Parole in sè logiche e senza dubbio legittime per un calciatore classe ’88 che ha finalmente concluso un’annata al top e vorrebbe fare un salto di qualità, per il quale non c’è più tantissimo tempo.
Parole che tuttavia stridono perché arrivano in un momento d’oro per la società bergamasca, oramai libera dallo status di piccola provinciale e pronta a adeguarsi a quello di ‘grande’. Sebbene si tratti di un passaggio faticoso per il quale il club dovrà lavorare intensamente.
Parole che, in fondo, alimentano amarezza per quel vago senso di ingratitudine verso un ambiente che ha veramente trasformato e fatto rifiorire lo sloveno.

ItaSportPress

Dal canto suo il presidente Percassi non sembra essere allarmato dalle parole dello sloveno, anzi. Candidamente e con convinzione, parla del suo lavoro per allestire una squadra che faccia la sua bella figura in Champions League. In questo lavoro il primo passo è quello di trattenere i suoi gioielli di famiglia, di cui di certo Ilicic fa parte. Così come Gomez, lo stesso Gasperini, la rivelazione Gollini. Insomma, il patron della Dea pare in grado di gestire il mal di pancia manifestato dal suo uomo.

Siamo ancora agli inizi del calciomercato e ne vedremo ancora delle belle.

Intanto, per chi conosce Josip Ilicic, si prospetta una bella battaglia tra ragione e sentimento. Purché non vi sia alcuna guerra.

 

Daniela Russo

 

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