Ilary Blasi su Spalletti: “È un piccolo uomo”. Ma ne ha anche per Pallotta…

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Ilary Blasi attacca Luciano Spalletti in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. La conduttrice critica il tecnico della Roma non tanto sul piano tecnico, ma su quello umano.

“Francesco chiedeva solo rispetto ed era giusto. Si poteva essere più delicati e Spalletti sicuramente non lo è stato, non l’ha saputo guidare in un percorso umano. Le persone le giudico anche da questo”. E gli aggiudica un voto “basso, molto basso. Francesco non ha mai chiesto di giocare, si è sempre seduto con umiltà ad aspettare. Non critico la scelta tecnica, critico il comportamento umano e Spalletti è stato un uomo piccolo, punto.  A parole ha detto anche delle cose stupende, a parole”.

Ma la moglie del Capitano giallorosso ha da dire anche su Pallotta: “Famme sta’ zitta, se no succede un casino… Diceva che il corpo di Totti non fa più ciò che la mente dice? Gli rispondo: Sì, però anche la mente deve ragionà prima de parlà… Con i Sensi aveva un altro tipo di rapporto, era un figlioccio, ma quella era una conduzione più familiare, mentre questa più imprenditoriale”. E sul futuro di Totti: “Adesso per lui si sta per chiudere un ciclo, siamo giunti quasi al capolinea. Non solo perché finisce di giocare al calcio, se non è questa stagione, sarà la prossima, ma perché dovrà iniziare un’altra vita. Certo, quella adrenalina lì sarà difficile ritrovarla. Se temo che possa deprimersi? Francesco in questi anni ha pensato solo a giocare, adesso deve prendere in mano le redini di ciò che si è creato. È più consapevole che sta per cominciare la vita da grandi. I calciatori sono sempre tutelati, coccolati. Ora le cose cambieranno, e paradossalmente si godrà di più le giornate, anche perchè fa tanti sacrifici. Comunque, se non fosse più a proprio agio, sarebbe il primo a deporre l’ascia di guerra. È intelligente. Anno più anno meno, ci siamo. Se alla Roma trovasse la porta chiusa e volesse andare all’estero? Io lo seguo. Usa o Arabia, è uguale, tanto sarebbe per poco tempo”.

E sulla faccenda dell’anno scorso quando Totti era stato spedito a casa prima della gara contro il Palermo solo per aver chiesto rispetto: “Io di calcio non capisco niente ma è stato surreale. Fantascienza, non ci poteva credere. E’ stato cacciato da casa sua, questa cosa non si fa.  Io non lo avrei mai fatto, non mi sarei mai permessa una cosa del genere”.

L’intervista integrale sulla Gazzetta dello Sport.

Mirella Fanunza