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Ilaria Mauro, una carriera lunga 22 anni lasciando il segno nel calcio femminile italiano

Ilaria Mauro dice addio al calcio giocato. Ripercorriamo la carriera e salutiamo la bomber friulana

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fonte immagine: profilo fb

Una carriera iniziata nel 1999, nella Reanese, giocando coi maschietti, e terminata a settembre 2021. Una carriera lunga 22 anni…

Ha vestito 7 diverse maglie alle quali va aggiunta quella Azzurra.

Ha vinto uno Campionato italiano, tre Coppa Italia, una Supercoppa, un Campionato tedesco di seconda divisione.

Ha realizzato 204 gol tra club e Nazionale.

Ilaria Mauro si è innamorata del calcio quando era una bambina.
Passava ore a giocare nel cortile di casa con il fratello Nicholas, di qualche anno più grande.

Quando tornava dall’asilo, durante i pomeriggi andava a giocare a pallone nei prati di Zompitta o nel campetto sul Torre. Era l’unica bambina del gruppo ma al momento della scelta dei giocatori per formare le squadre era sempre in testa alle preferenze.

All’età di sei anni, i genitori, consapevoli dell’importanza dell’attività fisica, decidono di farle praticare pallavolo ma lei non sentiva quel fuoco dentro che le dava il calcio tant’è che, nelle pause durante gli allenamenti, Ilaria palleggiava (con i piedi) e il presidente della società consigliò alla madre di farle frequentare i campi di calcio attigui alla palestra.

Fu un’intuizione non da poco…

Già al secondo allenamento, l’allora mister convocò la madre e le disse:

“…Volevo semplicemente dirle che… è di gran lunga la più forte di tutta la squadra”.

ilaria mauro
Estratto dell’intervista rilasciata a Rivista11
https://www.rivistaundici.com/2020/10/12/ilaria-mauro-intervista-nike-flight/

Nella Reanese, facendo la trafila delle formazioni giovanili miste fino al raggiungimento dell’età massima consentita dalla federazione per giocare con i maschietti, inizia l’ascesa di una bomber che ha lasciato il segno nel calcio femminile italiano.

Compiuti i tredici anni, quando non sono più previste squadre miste in seno alla FIGC,  dopo tre stagioni trascorse con la Reanese e dopo aver compreso che il calcio è la sua grande passione e di essere dotata di talento, decide di trasferirsi al Letti Cosatto Tavagnacco, società che schiera squadre interamente femminili e che le consente quindi di continuare l’attività agonistica.

Siamo nel 2001 e Ilaria gioca la sua prima stagione nella formazione Primavera disputando il campionato di Serie D.

Dalla stagione successiva, quando aveva soli 14 anni, il tecnico della prima squadra decide di inserirla in rosa. Ben presto guadagnerà la fiducia e il posto da titolare debuttando in Serie A il 6 gennaio 2003. 

Nelle sue due ultime stagioni con le gialloblu contribuirà alla conquista di due storici secondi posti che significano partecipazione alla Women’s Champions League e, nel 2013 vince anche la Coppa Italia.

Nella stagione 2006/2007, debutta nella Nazionale Under 19 mentre nella stagione successiva arriva anche la chiamata dalla Nazionale Maggiore.

E difatti, proprio la maglia Azzurra gli aprirà nuovi scenari.

Dopo essere stata notata da alcuni osservatori del Sand – società che militava nella 2. Budesliga Sud, la nostra Serie B -, durante gli Europei di Svezia, nell’estate 2013,  Mauro decide che è il momento di mettersi ancora più in gioco.

Contattata dalla dirigenza tedesca decide di intraprendere l’avventura internazionale.

Al suo primo anno in Germania, contribuisce alla promozione della società in Frauen-Bundesliga, conquistando anche il titolo di capocannoniere del torneo con 24 reti all’attivo.

Nella seconda stagione sarà determinante per la salvezza della squadra.

Nel 2015 viene ingaggiata dal Turbine Potsdam ma, dopo una sola stagione, torna in Italia.

Più matura ed esperta, Ilaria comprende che il calcio femminile italiano ha bisogno di lei….

Nell’estate del 2016 sottoscrive un contratto con la Fiorentina Women’s.

Schierata nel reparto d’attacco dal duo di tecnici Sauro Fattori e Antonio Cincotta, si rivelerà fondamentale per la conquista dello Scudetto (16 reti su 21 presenze) e della Coppa Italia 2016-2017 (7 reti). 

L’anno successivo la Viola giunge quarta in Campionato (Mauro non raggiungerà la doppia cifra) ma trionfa in Coppa Italia (anche grazie alle sue tre reti in 4 gare).

Il 13 ottobre 2018 ha vinto la Supercoppa italiana per la prima volta nella sua storia, grazie alla rete realizzata proprio da Ilaria Mauro nel secondo tempo della sfida contro la Juventus.

Sarà l’unico trofeo della stagione, nonostante un bellissimo testa a testa con la Juventus (Ilaria Mauro ha siglato 12 marcature in quel campionato).

Nell’ ultima stagione invece la Fiorentina colleziona due secondi posti nei due maggiori tornei e Mauro chiude la sua peggior annata viola (solo 6 gol in 14 presenze in tutte le competizioni).

Dopo quattro stagioni saluterà Firenze e si trasferirà all’Inter.

Giusto il tempo di meditare e fare i conti con la propria salute…

Dopo una sola stagione in nerazzurro, Ilaria ha deciso di addio al calcio giocato e di portarlo “nel taschino in alto a sinistra, dove vanno tutte le cose belle della Vita”.

La FIGC ha salutato Ilaria Mauro, con una poesia in friulano – Cercli (cerchio) di Pierluigi Cappello: https://www.facebook.com/FIGCfemminile/posts/1026501851432198

Premiata, nel 2019, come miglior attaccante della Serie A femminile al “Gran Galà del Calcio”, premio organizzato dall’A.I.C (Associazione Italiana Calciatori).

Sempre in quell’anno è stata una delle Ragazze Mondiali, facendoci sognare in Francia dando il via a un processo evolutivo del movimento che fino a quel momento Ilaria e le altre avevato covato e coltivato.

Tra gli innumerevoli riconoscimenti ricevuti, nel 2017, è stata inserita con BarbaraBonansea nella classifica delle 100 migliori giocatrici a livello mondiale, stilata dal noto sito americano di calcio femminile “Women’s Soccer United”. 

Insomma, Ilaria Mauro ha dato un grosso contributo al calcio femminile italiano che perde una delle sue eroine.

 

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