Attaccante della Fiorentina Women’s e colonna della nazionale femminile da oltre dieci anni, Ilaria Mauro un simbolo del movimento rosa.
Sul popolare settimanale sportivo Sportweek ha rilasciato un’intervista, in cui ha parlato della propria carriera e degli obiettivi futuri.
Ricorda quanta fatica ha fatto per arrivare fino a Francia 2019. Una competizione che racchiude in sè, anni e anni di sacrifici e discriminazioni che hanno alimentato la forte voglia di rivendicare la propria passione, prima contro la famiglia – la decisione di giocare a calcio divise i suoi, ha ricordato- poi contro i pregiudizi che hanno provato a minare la sua determinazione.
“Avrò avuto 10-11 anni, il capitano della mia squadra si fa male e l’allenatore passa la sua fascia a me. Entriamo in campo e sento gli sfottò degli avversari, capitano incluso, i miei compagni sghignazzavano:
“Aspettate a parlare…”.
Infatti segno due gol. A fine partita arriva il babbo del capitano avversario tenendo il figlio per l’orecchio. Lui si è prima scusato e poi complimentato.
A me bastava aver dimostrato che anche le femmine possono giocare a calcio e fare il capitano”.
Per fortuna Ilaria non si è mai scoraggiata e ha continuato a credere nel suo sogno fino a diventare uno dei volti simbolo del cambiamento. Lei ci ha creduto sempre e ora più che mai hai il diritto di dire “anche le donne possono giocare a calcio“!