Il valzer degli allenatori: rebus da panchina

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Giunti alla fine del campionato, quasi mezza serie A aspetta di conoscere il nome di chi la prossima stagione siederà sulla panchina. Poche sono, infatti, le squadre che non modificheranno il proprio assetto attuale. Tra di esse c’è sicuramente la Juve, che sotto la guida silenziosa di mister Allegri, quatta quatta, a suon di gol ha vinto il quarto Campionato consecutivo e si prepara a disputare due finali, quella di Champions e quella di Coppa Italia. Allegri resta, non c’è dubbio; è proprio il caso di dirlo: chi lo smuove più da quella panchina! In secondo luogo c’è la Lazio. Pioli ha fatto davvero un buon lavoro in questa stagione. E questa settimana il Mister potrà raccogliere i frutti del suo duro lavoro. I biancocelesti, infatti, sono impegnati in due gare fondamentali: la finale di Coppa Italia e il derby casalingo contro Garcia e i suoi, una partita quest’ultima non semplice sia per sua natura, un derby è pur sempre un derby, ma soprattutto perché dal risultato della stessa molto probabilmente dipenderà l’ingresso della squadra in Champions. Comunque vada la società a Pioli non può reclamare nulla, quindi almeno lui può stare tranquillo.
E poi, invece, ci sono le panchine in crisi, che in ogni stagione non mancano mai. Tra di esse spicca quella del Napoli: abbandonata l’Europa League, dopo la sconfitta in casa contro la Lazio anche il sogno Champions diventa più complicato. I passi falsi europei contribuiscono a rendere sempre più concreta una possibile rivoluzione tecnica a Castel Volturno, che ormai è sempre più imminente. Benitez potrebbe a breve annunciare la sua partenza, seguito a ruota anche dal ds Riccardo Bigon, in piena trattativa con l’Hellas Verona. Aria di divorzio anche tra Firenze e Montella. Il tecnico viola, sconfitto dal Siviglia nella semifinale di Europa League, infatti, non ha di certo apprezzato l’astio dimostrato dalla tifoseria, come ha chiarito nella conferenza stampa di presentazione al match contro il Parma, dove ha precisato che ha “ritenuto irrispettoso il comportamento di parte dei tifosi viola”. Parole dure accompagnate anche da un riferimento a un eventuale distacco futuro dal progetto viola e così dopo tre anni di dirigenza Montella potrebbe davvero prendere la decisione di abbandonare Firenze. Non mancano in questo caso le prime proposte, prima fra tutte quelle del Milan. A Milanello egli troverebbe di certo l’appoggio di Berlusconi che da anni spende buone parole verso di lui. Ma anche qui la situazione non è semplice: la lista dei possibili sostituti di Pippo Inzaghi, che ha condotto una delle stagioni più deludenti del Milan, non è di certo stabile. Altri nomi di spicco, infatti, sono emersi in queste ore. Ancelotti è quello che fa più eco, se non altro per una speranza di ritorno ai tempi d’oro del Milan, ma ci sono anche i nomi di Conte ed Emery. La decisione comunque spetta a Silvio Berlusconi, che però prima deve fare chiarezza sul futuro societario.
A Trigoria, il feeling tra Garcia e la Roma è vacillante. Se da una parte il tecnico francese sembra aver perso le motivazioni, forse finire il campionato al secondo posto potrebbe dargli un imput per rimanere un’altra stagione. Tra secondo e terzo posto la differenza non dovrebbe essere tanta, ma per un allenatore che a inizio Campionato presenta la squadra come la futura campionessa d’Italia la differenza c’è, e come. Deciso a rimanere invece Bebbe Iachini. Il tecnico rosa, infatti, non si è fatto scoraggiare dalla partenza di Dybala e ha rifiutato l’offerta fattagli dal Cagliari. Ma anche Mancini, sembra non avere dubbi. L’allenatore nerazzurro, infatti, non ha preso proprio in considerazione l’idea di vagliare altre proposte, anzi. In questi giorni il mister è alle prese con incontri importanti con Thohir per la realizzazione di un progetto per costruire un Inter più forte; ovviamente i discorsi principali ruotano tutti intorno al calciomercato, ma di certo non toccheranno l’allenatore in prima persona.

Chiara De Luca