A circa due settimane di distanza dalla finalissima tutta inglese dell’Europa League, con protagoniste Chelsea e Arsenal, nella quale hanno avuto la meglio i Blues di Mister Sarri, ecco che il mercato estivo si fa caldo, rovente, ed inizia a sganciare le prime bombe che fanno dividere i tifosi.
Sarri è uno dei protagonisti di questo primo caldo mercato.
Lui, toscano ma col cuore napoletano, è stato avvicinato dai dirigenti bianconeri.
La cena d’affari sembra essere andata a buon fine, anche se per ora nulla è ancora deciso. Insomma, Agnelli sembra aver fatto colpo sul “tifoso napoletano” anche se pare ci sia ancora qualcosa da chiarire.
L’unica notizia che sembra certa è che Maurizio Sarri non sarà più il tecnico del Chelsea la prossima stagione. Notizia trapelata da un semplice e diplomatico messaggio di un esponente inferiore della società inglese che su Instagram ringrazia il Mister con una semplice frase “Thank you Sarri” ed un cuore azzurro per completare il messaggio.
Poche parole a testimoniare come il divorzio tra Sarri ed il Chelsea sia indolore anche perchè i tifosi non hanno mai veramente amato l’italiano, diversamente da quanto accaduto a Napoli.
Si attendono i saluti ufficiali. Il Chelsea non ha fretta mentre la Juve non può aspettare ancora molto.
Da una parte però, tra i tifosi bianconeri, c’è chi spera ancora ci sia un’alternativa che possa sostituire questa scelta del club per niente consona alle ideologie di questa società.
Dall’altra, per i tifosi azzurri, vedere il Comandante che per tre anni ha fatto sognare e ha incantato con il suo “circo”, passare dalla parte degli acerrimi nemici della Vecchia Signora, sarebbe un dolore peggiore di quello inflitto da Higuain.
E non solo.
Insigne in conferenza con la Nazionale a Coverciano ha espresso il suo disappunto se la scelta del mister dovesse concretizzarsi: “Sarebbe un tradimento”.
Queste le parole del napoletano che non si sarebbe mai aspettato una decisione del genere da chi ha il cuore napoletano, da chi ha condannato a spada tratta i cori razziali contro i napoletani, da chi pur avendo fatto il gestaccio col dito medio a Torino dal pullman, il 22 aprile 2018, per gli stessi cori esprimendo poi dopo ai microfoni il suo amore per Napoli e per il Napoli.
“Se Sarri mi chiamasse per portarmi con lui alla Juventus? Io non risponderei alla chiamata…” ha risposto sorridendo Zielinski a chi lo interpellava sull’eventualità.
D’altro canto Sarri risponde così ai tifosi sarristi e napoletani:
“Per noi italiani il richiamo di casa è forte. Senti che manca qualcosa.
È stato un anno pesante. Comincio a sentire il peso degli amici lontani, dei genitori anziani che vedo di rado. Ma alla mia età faccio solo scelte professionali.
Non potrò allenare 20 anni. È l’anagrafe a dirlo (…) È roba faticosa, la panchina. Quando torno a casa in Toscana mi sento un estraneo. Negli ultimi anni ci avrò dormito trenta notti…”
Così Maurizio Sarri, a Vanity Fair, nelle ore del giallo sul suo approdo alla Juventus, parla della sua voglia di tornare in Italia dopo l’anno passato nella panchina del Chelsea, che ha portato al trionfo in Europa League.
Sarri, che è cresciuto in Toscana ma ha origini napoletane, e non resta in silenzio di fronte le polemiche dei tifosi del Napoli, che non vorrebbero vederlo andare a una squadra rivale dopo le tre stagioni alla guida negli azzurri, e indirettamente le sue parole sono frecce di un arco teso che arrivano anche al presidente De Laurentiis, con cui un anno fa non si lasciò benissimo:
«I napoletani conoscono l’amore che provo per loro, ho scelto l’estero l’anno scorso per non andare in una squadra italiana. La professione può portare ad altri percorsi, non cambierà il rapporto. Fedeltà è dare il 110% nel momento in cui ci sei. Che vuol dire essere fedele? E se un giorno la società ti manda via? Che fai: resti fedele a una moglie da cui hai divorziato?
L’ultima bandiera è stata Totti, in futuro ne avremo zero…».
E’ bene ricordare però che è sbagliato parlare di divorzio come se fosse una cosa univoca dalla sola parte della società. Lo scorso anno proprio per l’onerosa offerta del Chelsea Sarri smise di lottare ad aprile, rifiutando quindi il rinnovo con la società azzurra. E, il fatto di non scegliere altre squadre italiane da allenare era dato dal fatto che nessuna era all’altezza dei 91 punti realizzati nell’ultima stagione in Azzurro.
Quindi in breve: Sarri ha scelto di andare via di punto in bianco, proprio come fece Higuain ferendo il suo mentore per il mancato saluto.
Se il passaggio alla Juve si concretizzerà, i napoletani non potranno mai perdonarlo perchè sarebbe un tradimento vero e velato di ipocrisia e ostruzionismo.
Un legame così viscerale non può essere distrutto in questo modo.
Si pensi solo al fatto che il solo desiderio di indossare la tuta sulla panchina bianconera sarà una vera e propria utopia per il tecnico, prima bancario ed ora mister in tuta.
È risaputo che la società juventina detta determinate regole che vanno rispettate e non vanno discusse.
Probabilmente appena approderà a Torino ogni scusa sarà buona per rimproverarlo; forse inneggeranno al Vesuvio e lui dovrà tacere per contratto.
O forse no. Forse andrà diversamente ed è quello che si augura il mondo sportivo, senza odio né violenza alcuna e senza proibizionismo.
Vedremo come andrà a finire…
Valentina Vittoria