Il Napoli stravince riabbracciando Meret e Ghoulam

Il Napoli asfalta senza troppa fatica i Frusinati e riabbraccia Ghoulam e Meret, da tantissimo attesi sul rettangolo verde

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Il Napoli cala il poker contro il Frosinone.

È la seconda volta che, sfidando i frusinati al San Paolo, gli Azzurri mettono a segno quattro reti, una più bella dell’altra. L’ultima volta accadde nel maggio del 2016, con la vittoria del Napoli per 4-1,  grazie all’ex Higuain che portò a casa anche un nuovo record: miglior marcatore in assoluto della serie A con 36 reti.

Ma questa è storia antica, l’era di Sarri coi titolatissimi e col figliol prodigo, poi irriconoscente. Ora, nell’era Ancelotti ne abbiamo viste delle belle.

Ironicamente mi vien da dire che l’infermeria del Napoli era in campo… o quasi (Verdi ed Albiol mancavano all’appello). Esordio del giovane Meret, che ha potuto dimostrare poco ma quel minimo lo ha fatto bene… che talento! A fine partita si è detto felice del suo debutto  al San Paolo, che ha messo carica e brividi; esordio anche per  un altro piccoletto: Amin Younes.

Quella di ieri però è stata La partita: i tifosi non aspettavano altro che il ritorno sulla fascia di Faouzi Ghoulam, anche se è stato sostituito dignitosamente da Mario Rui. Ma il franco-algerino, ahimè, ha fatto notare e pesare la sua assenza da infortunio.

 (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Erano 402 giorni che mancava, ieri è tornato anche più forte di prima: inizia da titolare, gioca tutta la partita, realizza due assist per Milik e finisce da capitano per il grandissimo gesto di Hamšik, segno dell’unità collettiva presente in squadra. Prestazione straordinaria la sua, dopo il lungo stop, i tifosi letteralmente in delirio per le sue meravigliose giocate. Così tanta voglia di riemergere che quasi segnava pure!

Faouzi possiamo dirlo… ci eri mancato! È bello riaverti in squadra e vederti giocare!

 

In campo dal primo minuto erano presenti anche molti utilizzati poco come titolari: Luperto, Milik, Ounas e Zielinski. Che partita straordinaria quella del giovane algerino Ounas, grande prova per un piccolo uomo che pian piano sta maturando tecnicamente. Era una partita da vincere per forza e il Napoli l’ha vinta, nel migliore dei modi. Non ha lasciato spazi, la prerogativa era schiacciare l’avversario e così è stato.

Ancelotti è l’uomo d’eccellenza, è l’uomo che riesce ancora a tenere vivo un campionato, e chissà magari anche il sogno Europa alla prossima sfida di Champions League contro il Liverpool ad Anfield.

Ora solo testa ai Reds vice campioni d’Europa.

 

Valentina Vittoria

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