Il primo round del mercato – quello estivo – è finalmente terminato.
La maggioranza dei tifosi juventini, in ansia, tira un sospiro di sollievo per lo scongiurato (al momento) pericolo circa lo scambio Icardi-Dybala.
Ma com’è andato il calcio mercato della Juventus?
Prima di esprimere un giudizio definitivo – positivo o negativo – si dovrebbero valutare Rabiot e Ramsey in campo, pedine necessarie per il nuovo assetto di centro campo di Maurizio Sarri. Se funzioneranno, potremo promuovere la dirigenza della Juventus per un mercato in entrata completo. A fine stagione precedente, la Juventus era ridotta piuttosto male: i reparti difesa e centrocampo, avevano urgente necessità di cambiamenti, ma soprattutto, la rosa andava adattata alle esigenze del nuovo allenatore.
La Juventus alla fine ha ceduto: Orsolini al Bologna, Spinazzola alla Roma, Rogerio al Sassuolo, Romero dato in prestito al Genoa, Moise Kean all’Heverton, Cancelo al Manchester City, e Luca Pellegrini – sempre in prestito – al Cagliari.
La cessione di Cancelo, già in preventivo prima della fine dello scorso campionato (per volontà del giocatore stesso di lasciare il club), ha concorso al finanziamento dell’acquisto – investimento di Matthijs de Ligt: asso olandese costato al club circa 80 milioni. La difesa si è vista così rinforzata in contemporanea ai nuovi arrivi, il turco Demiral, difensore centrale, e il brasiliano Danilo Luiz da Silva, terzino sinistro arrivato come contropartita di João Cancelo.
Difficile immaginare il reale andamento dei fatti: probabile che alcuni giocatori non siano stati venduti al prezzo stabilito dalla società, quindi ritirati dal mercato per poi riproporli nella sessione di gennaio. Sta di fatto che Maurizio Sarri si trova a dover gestire gli esuberi soprattutto in attacco, con due centrocampisti appena acquistati ancora da inserire nel contesto di squadra. Aaron Ramsey è ancora in fase di guarigione da un infortunio e Rabiot in rodaggio in quanto fermo da tempo.
Sicuramente Ramsey è il più idoneo all’idea calcistica del mister. Si tratta di un interno di centrocampo che può giocare come trequartista o in alternativa come esterno offensivo su entrambe le fasce. Anche Rabiot, quando raggiungerà la condizione, risulta un centrocampista adeguato a ricoprire, considerato il fisico imponente, un po’ tutti i ruoli della mediana.
Tuttavia, nonostante l’impegno e la buona volontà tra società e allenatore, non sono mancate le critiche soprattutto al giovane De Ligt.
IL DEBUTTO DI MATTHIJS, Il TOP PLAYER
La stagione della Juventus è iniziata, va detto, già con alcune traversie ed imprevisti gravi: dall’improvvisa malattia del tecnico all’infortunio di Giorgio Chiellini, episodio che ha imposto alla Società di “mandare allo sbaraglio” il giovanissimo Matthijs, il quale ha ricevuto un’ingiusta valanga di critiche per gli errori commessi in gara contro il Napoli.
Prima di parlare tuttavia bisognerebbe mettersi nei panni di un ragazzo, che a 20 anni dall’Olanda arriva in Italia nella squadra più blasonata e in vista, sapendo poco o nulla di come si gioca qua. È vero che in Champions l’ex Ajax ce le ha suonate di santa ragione, ma non possiamo pretendere che un ragazzino dall’esperienza così limitata sia in grado di sopperire al ruolo di Giorgio Chiellini, tra i più forti difensori del mondo e del suo tempo.
Posso affermare che il ragazzo abbia fatto anche fin troppo: d’altronde considerando la condizione era prevedibile un calo.
Vorrei ricordare che non era presente solo De Ligt a difendere e la Juventus non è la prima volta che gioca contro il Napoli.