Il calcio appartiene a chi sa amarlo. Il calcio appartiene a uomini come Sinisa Mihajlović
Due occhi da bambino. Profondi, stupiti, innamorati.
Due occhi che raccontano la meraviglia di quel gioco che è lotta, passione, coraggio, caduta e rinascita.
Due occhi che raccontano la Vita.
E un cerotto.
Un cerotto che ricorda perché Sinisa Mihajlović ha voluto essere lì.
Esatto, anche quel cerotto ha voluto lasciarci un messaggio. Un monito.
Un esempio.
L’esempio di chi non vuole mollare mai.
È un leone ferito quello che si presenta a Verona per la prima di Campionato.
Ma non basta un cerotto ad addomesticare la tempra di un leone.
Non è un cerotto a far dimenticare a Sinisa Mihajlović quell’amore che lo sta tenendo in vita.
Forse perché il calcio quando viene visto con gli occhi da bambino altro non è che la Vita stessa.
Ecco perché Sinisa ruggisce ancora.
Per amore, solo per amore.
E per dire a tutti che “non posso non esiste”.