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Il leone Sinisa ruggisce ancora

Non posso non esiste. Esiste solo l’amore. Per il calcio, che altro non è che la vita stessa.

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Il calcio appartiene a chi sa amarlo. Il calcio appartiene a uomini come Sinisa Mihajlović

Sinisa mihajlovic
Nonostante la malattia, Sinisa Mihajlovic ha scelto di essere sulla panchina del Bologna alla prima di Campionato.

Due occhi da bambino. Profondi, stupiti, innamorati.

Due occhi  che raccontano la meraviglia di quel gioco che è lotta, passione, coraggio, caduta e rinascita.

Due occhi che raccontano la Vita.

 E un cerotto.

Un cerotto che ricorda perché Sinisa Mihajlović ha voluto essere lì.

Esatto, anche quel cerotto ha voluto lasciarci un messaggio. Un monito.

Un esempio.

L’esempio di chi non vuole mollare mai.

La dedica della figlia su Instagram

È un leone ferito quello che si presenta a Verona per la prima di Campionato.

Ma non basta un cerotto ad addomesticare la tempra di un leone.

Non è un cerotto a far dimenticare a Sinisa Mihajlović quell’amore che lo sta tenendo in vita.

Forse perché il calcio quando viene visto con gli occhi da bambino altro non è che la Vita stessa.

Ecco perché Sinisa ruggisce ancora.

Per amore, solo per amore.

E per dire a tutti che “non posso non esiste”.

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