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Il grande spettacolo del derby della Madonnina

Nel teatro di San Siro andrà in scena il grande spettacolo del derby della Madonnina, il Milan di Giampaolo sfida gli eterni rivali nerazzurri guidati da Conte

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Il grande giorno sta arrivando.
L’Italia, e non solo, si ferma per una delle sfide più attese della stagione

Nel grande teatro di San Siro andrà in scena il più classico dei derby italiani, il Milan di Marco Giampaolo sfida gli eterni rivali dell’Inter disegnata da Antonio Conte.

Il derby della Madonnina, chiamato così per la caratteristica statua della Madonna Assunta che domina, dalla cima del Duomo, l’intera Milano.

Ti te dominet Milan”, cantava Giovanni d’Anzi nel 1934, ma per almeno due giornate all’anno il capoluogo lombardo è dominato solo dai colori nerazzurri o rossoneri. 

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Il derby in questa stagione arriva presto, forse troppo presto.

Siamo alla quarta giornata di campionato. Entrambe le squadre approdano a questa gara dopo aver vinto nell’ultimo turno di Serie A. Ma i nerazzurri arrivano anche da una prestazione incerta in Champions League, contro lo Slavia Praga, con cui non riescono ad andare oltre a un pareggio per 1-1. 

Non è la prima volta che la stracittadina di Milano va in scena alla quarta giornata.

C’è solo un precedente e risale alla stagione 1936-1937. Quell’anno finì 1-1 grazie alle reti di Bisigato per l’Inter e di Capra per il Milan. 

 

Da quella stagione sono passati ben 82 anni.
Quasi un secolo in cui nerazzurri e rossoneri si sono contesi il dominio di Milano.

Ora a provarci saranno Antonio Conte e Marco Giampaolo.
Due tecnici che, in Italia, non hanno mai perso un derby.
Due tecnici che non si sono mai incontrati né in Serie A né in Serie B.

Due squadre diverse, due allenatori diversi, due approcci diversi, ma soprattutto due obiettivi diversi.

I tifosi fremono ma le squadre ancora di più.

I rossoneri, settimi in classifica, grazie a due sole vittorie ottenute con non poche difficoltà affrontano un’Inter che osserva i cugini dall’alto, dalla cima della classifica.

immagine: Sempreinter

Antonio Conte, dopo aver trascorso l’estate a disegnare la sua squadra perfetta, non ammette errori. Per ora gli acquisti fortemente voluti in questa calda sessione di mercato non hanno deluso le aspettative. Sensi, dal basso dei suoi 168 cm, ha saputo trascinare la squadra anche di testa. Il belga Lukaku non ha ancora brillato come sa fare, ma può regalare grandissime sorprese, insieme all’amico super pagato (dal Manchester United) Alexis Sanchez.

I nerazzurri sono imbattuti da sei derby di campionato, frutto di tre vittorie e tre pareggi. L’obiettivo sarà conquistare il settimo. 

Foto: MilanLive

Dall’altro lato Giampaolo, che trova un punto fermo in Calhanoglu e spera in una prestazione strabiliante di Suso. Nota positiva il ritorno al gol, contro il Verona, del pistolero polacco Piatek. Rete che la curva Sud spera possa sfatare l’ormai famoso mito della “maledizione della maglia numero 9”. 

Un derby meneghino che di meneghino ha ormai ben poco, a causa delle proprietà cinesi e americane, ma che non perde mai il suo fascino.

Un derby meneghino che, nonostante il predominio torinese degli ultimi anni e la crescita di altri club italiani, sa regalare ancora grande spettacolo.

Ma anche uno degli ultimi derby meneghini che probabilmente andrà in scena nel grande teatro di San Siro.

immagine: diomo24.it

L’impianto ha ospitato il maggior numero di gare ufficiali tra Inter e Milan. I

naugurato nel 1926 e condiviso dalle due squadre a partire dal 1947, ha accolto sul proprio terreno da gioco ben 187 match tra i due club.

Ora l’ora della pensione sembra avvicinarsi, ma questo derby si gioca ancora lì.

Il teatro c’è, gli attori anche, manca solo il grande spettacolo.
E quindi, “Luci a San Siro”!

 

Alessandra Cangialosi

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