Il ‘gesto di Ronaldo’? In realtà, i precedenti non mancano!

Prima di Ronaldo altri giocatori hanno utilizzato il gesto delle mani rivolte verso le parti intime per provocare gli avversari e non sempre sono stati puniti

0
676

È usato spesso negli stadi dai tifosi e dai giocatori come forma provocatoria di superiorità e di disprezzo nei confronti degli avversari

Questa è la descrizione, trovata in rete, del gesto fatto da Ronaldo ai tifosi dell’Atletico Madrid, nella partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League del 12 marzo scorso. Per questo gesto Ronaldo rischia una multa e – forse –  una squalifica, ma prima di lui altri giocatori hanno fatto lo stesso gesto contro gli avversari, restando in alcuni casi impuniti.

Derby di Roma: De Rossi, per due volte

24 maggio 2015: una delle ultime partite di campionato, con una di fronte all’altra Lazio e Roma le quali,  oltre alla vittoria della stracittadina, si giocavano anche il terzo posto e l’accesso alla Champions League. I giallorossi hanno avuto la meglio sui biancocelesti, vincendo 2-1. A fine partita De Rossi ha esultato col gesto incriminato e per questo ha pagato una multa di 7.500 euro.  L’accusa recita testualmente:

“Il centrocampista giallorosso è stato deferito per avere al termine della gara del campionato di Serie A Lazio-Roma, disputata allo Stadio Olimpico il 24 maggio 2015, esultato per la vittoria conseguita dalla propria squadra indirizzando nei confronti della tifoseria della squadra avversaria un plateale gesto offensivo e provocatorio indicando con entrambi le mani le sue parti basse”.

Daniele De Rossi
Daniele De Rossi – immagine: corrieredellosport.it

30 aprile 2017: De Rossi ha da poco trasformato un rigore a pochi minuti dalla fine del primo tempo. Il momentaneo vantaggio della Roma ha alimentato nel giocatore un’esultanza fuori controllo culminata con il classico gesto. Il gesto in questo caso è rimasto impunito nonostante la prova TV. La partita è poi finita 3-1 per la Lazio.

Daniele De Rossi
Daniele De Rossi – immagine: corrieredellosport.it

Zlatan Ibrahimović contro i suoi stessi tifosi

2 maggio 2009: a San Siro si gioca Inter-Lazio, partita terminata 2-0 grazie a un super Ibra autore di un gol e di un assist. Il calciatore svedese – già ai ferri corti con i propri tifosi per motivi legati al suo rinnovo e alle prestazioni fino a quel momento deludenti –  ha risposto ai fischi di San Siro a lui indirizzati con il solito gesto.

Zlatan Ibrahimović
Zlatan Ibrahimović – immagine: sport.sky.it

Jerry Mbakogu in Frosinone-Carpi

29 maggio 2017:  partita epica tra Frosinone e Carpi che si giocano i Play Off di Serie B. Il Carpi vince 1-0 in 9 contro 11 grazie al gol di Letizia arrivato a pochi minuto dal fischio finale. Mbakogu, espulso e già negli spogliatoi,  ritorna in campo per festeggiare con i propri compagni di squadra e per sbeffeggiare gli avversari col solito gesto. Il calciatore nigeriano che adesso gioca nel Padova è stato graziato e per lui non è arrivato alcun provvedimento.

Jeremy Mbakogu
Jeremy Mbakogu – immagine: corrieredellosport.it

Questi sono solo alcuni esempi riportati dai media, immortalati dalle telecamere e diffuse dai social; lo stesso gesto viene costantemente riproposto sugli spalti dalle tifoserie.

Come se entrando nello stadio le persone dimenticassero le buone maniere, la civiltà e la sana rivalità che dovrebbe essere al centro di ogni competizione sportiva.

Gisella Santoro