Il Galatasaray punta Prandelli, dalla panchina azzurra al club turco il passo è breve

0
244

Non potevamo certo aspettarci che Cesare Prandelli rimanesse “disoccupato” troppo a lungo. Date le dimissioni da ct azzurro, dopo il flop della nostra Nazionale ai Mondiali brasiliani, l’ormai ex tecnico italiano è diventato un ambito bersaglio… di un club estero. Il mister è infatti sempre più vicino al Galatasaray, appena lasciato da un altro connazionale, Roberto Mancini. È lo stesso club turco ad annunciare, sul proprio sito internet, l’avvio della trattativa. Insomma, che molto probabilmente il ct Prandelli siederà presto sulla panchina della giallorossa squadra di Istanbul non è solo un’indiscrezione, come tante se ne leggono di qua e di là, soprattutto sul web. La notizia è stata confermata in una nota dalla società sul Bosforo: “Il Galatasaray annuncia di avere iniziato la trattativa con il tecnico italiano Cesare Prandelli. Il pubblico sarà aggiornato su ulteriori sviluppi“, si legge nel comunicato.

I turchi, che l’anno scorso hanno eliminato la Juve dalla Champions League, avrebbero contattato il mister azzurro dopo il match disputato – e perso – dall’Italia contro l’Uruguay, a seguito del quale il ct di Orzinuovi ha rassegnato le dimissioni. Nelle mire del Galatasaray, Prandelli sarebbe il primo della lista. Dopo aver pensato allo scozzese David Moyes, silurato dal Manchester United e di ritorno da un viaggio in Turchia proprio per parlare di contratto & co., il club sul Bosforo lo ha “abbandonato” strada facendo, congelandone le trattative. Il pressing su Prandelli da parte della società giallorossa dura già da diversi giorni. Dopo una prima risposta negativa, Prandelli sembra essere rimasto colpito dall’ostinazione con cui il team turco (presidente Aysal Unal in prima linea) lo sta corteggiando, affascinato dalla “magia calcistica” dei tecnici italiani. Ai posteri, dunque, l’ardua sentenza… E chissà che Mancini e Prandelli non si scambino di posto: l’uno al Galatasaray, l’altro sulla panchina della Nazionale italiana.

Eleonora Tesconi