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Il fallo di mano in area: parlano giornalisti e politici e il dibattito si accende

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Il fallo di mano viene assegnato nel momento in cui viene a mancare “la congruità” tra il braccio e il movimento del giocatore

Questa è la norma del “regolamento del Giuoco del Calcio -AIA” che in maniera molto generale descrive le eccezioni con le quali valutare la volontarietà o meno del fallo di mano in area di rigore.
In particolare, non sempre può considerarsi involontario, un tocco col braccio dopo che la palla è rimbalzata su un’altra parte del corpo. In questo caso si deve verificare la “congruità” del braccio con il movimento che sta facendo il giocatore nel momento in cui avviene il tocco.

Un movimento che difficilmente può essere notato dall’arbitro in campo e che ha bisogno del supporto del VAR.

Tuttavia le interpretazioni del fermo-immagine non sono univoche e alla fine la decisione presa dal direttore di gara innesca una serie di dibattiti tra chi gli dà ragione e chi torto.

Juve-Milan
Juve-Milan – immagine: gazzetta.it

Nei giorni scorsi, al centro di un’accesa discussione, ci sono due falli di mano in due partite diverse, per i quali ci sono state due diverse valutazioni.

Uno è il tocco col braccio di Alex Sandro nella partita tra Juventus e Milan, e l’altro è di Locatelli nella partita tra Lazio a Sassuolo.

Nel primo caso non è stato concesso il rigore ai rossoneri e nel secondo caso invece sì.

L’ex presidente del Consiglio dei Ministri e tifoso rossonero ha lasciato in un tweet le sue perplessità su questi tocchi col braccio che sono stati interpretati in modo diverso dai due arbitri dopo una lunga consultazione con il VAR. Non dimentichiamo che in entrambi i casi la partita è stata sospesa per circa 4 minuti per dare tempo all’arbitro di valutare i falli.

Lazio-Sassuolo – immagine: gazzetta.it

Confrontando le due immagini è evidente che il braccio nei due casi abbia una posizione diversa rispetto al corpo, dovuto anche a un movimento diverso dei due giocatori.

Il pubblico social ha frainteso le parole contenute nel tweet di Riccardo Cucchi, ex giornalista e tifoso della Lazio, che ha voluto sottolineare l’importanza di rivedere il regolamento del calcio per stabilire nuove norme, possibilmente univoche, riguardanti i tocchi di mano in area di rigore.

Il tweet di Cucchi conteneva anche una velata critica nei confronti di quei tifosi che per giustificare la sconfitta della propria squadra si affidano all’alibi degli errori arbitrali, invece di ammettere la superiorità e la bravura della squadra avversaria.

Un messaggio che non è stato ben apprezzato.

 

Gisella Santoro

 

 

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