IL DIVIN CONDINO è un film del 2021 diretto da Letizia Lamartire.
Cast: Andrea Arcangeli(Roberto Baggio), Valentina Bellè (Andreina), Thomas Trabacchi (Vittorio Petrone), Andrea Pennacchi (Florindo Baggio), Antonio Zavatteri (Arrigo Sacchi),Martufello (Carlo Mazzone)
Distribuzione: Netflix
Produzione: Fabula Pictures
TRAMA
Il film Divin Codino ripercorre alcuni momenti importanti della lunga carriera di Roberto Baggio. Dagli inizi al Vicenza, passando per il grave infortunio al ginocchio destro del 1985 e la firma con la Fiorentina, la fine della carriera a Brescia e la nazionale con un occhio di riguardo ai mondiali Usa del 1994.
Il film biografico mostra un Baggio più “romantico”: le sue storie con Vicenza, Fiorentina e Brescia, chi ha puntato e creduto in lui agli inizi, dopo l’infortunio e alla fine.
Il film distribuito da Netflix e prodotto in collaborazione con Mediaset inizia con un piccolo Roberto che gioca a pallone nell’officina del padre per poi vederne uno, più grande, che a tavola con la famiglia comunica ai genitori di aver firmato con la Fiorentina.
La gioia che si trasforma poi in paura in seguito all’infortunio al ginocchio che metterà a rischio la carriera del giovane Divin Codino.
Durante questo periodo a Firenze c’è la scoperta e la vicinanza alla fede: Baggio si avvicina infatti al Buddhismo un porto sicuro in un periodo complicato.
Esordisce in Serie A nel settembre 1986 dopo un lungo periodo di convalescenza durante il quale la Viola decide di dar fiducia al giovane veneto non rescindendo il contratto.
Il fulcro della storia diventano poi i Mondiali del 1994. Un Roberto agguerrito e pronto a portare l’Italia alla conquista della Coppa del Mondo nonostante il rapporto complicato e altalenante con l’allenatore Arrigo Sacchi.
Riviviamo la finale persa con il Brasile e il rigore sbagliato dal numero 10. La frustrazione per quello sbaglio non abbandonerà Baggio per tanto tempo, tormentato da quell’errore e dalla promessa che fatta al papà e raccontata da quest’ultimo: “Ti faccio vincere io i mondiali con il Brasile”, purtroppo non mantenuta.
Il periodo da “disoccupato” e la carriera con il Brescia chiudono il film.
Dato il rapporto complicato con molti allenatori diventa difficile per Baggio trovare in Italia un’altra squadra, “rompeva lo spogliatoio” secondo alcuni.
Ma Carlo Mazzone e il Brescia decidono comunque di scommettere su di lui.
Il Brescia è la squadra dove diventa fin da subito capitano e contribuirà nelle quattro stagioni in biancazzurro alla salvezza del club.
Viene raccontata così la storia di Baggio, non viene citata tutta la sua carriera ma solo i momenti più bui, più difficili con la speranza e la forza di non voler mollare mai. Con la vicinanza della famiglia e di Andreina, compagna di vita di Roberto da tanti anni.
Non vi aspettate di vedere un biopic troppo narrativo, sarebbe stato difficile raccontare tutta la carriera di Baggio, oltre vent’anni di carriera, in 92 minuti.
Aspettatevi di vedere un viaggio, un viaggio attraverso diversi anni, diversi momenti, diverse sensazioni e soprattutto attraverso l’uomo, la forza, la speranza e la tenacia del Divin Codino, l’amore per il calcio, per la famiglia, per i figli, la voglia di vincere.
«Tu insisti. Se uno insiste le cose prima o poi arrivano»
Lo sa bene Baggio, uno dei calciatori più forti e amati d’Italia, perché il film si chiude così: con un Roberto Baggio circondato da tifosi sulle note di L’uomo dietro il Campione di Diodato.
Il Film è disponibile sulla piattaforma streaming Netflix.
VOTO ⚽⚽⚽⚽/5
Michela Asti