Il diktat di Conte: in Nazionale solo chi è in forma e chi onora la maglia

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E’ appena iniziata la settimana di sosta per le nazionali, non è stata ancora stata “smaltita” l’ultima giornata di Campionato ma, in chiave Azzurra, il ct Conte offre già molti spunti.

Partiamo dalle convocazioni in vista del doppio impegno amichevole in programma venerdi 13 contro il Belgio a Bruxelles e martedì 17 contro la Romania a Bologna.

Questo l’elenco dei convocati:

Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Daniele Padelli (Torino), Mattia Perin (Genoa), Salvatore Sirigu (Paris Saint-Germain/Fra);

Difensori: Francesco Acerbi (Sassuolo), Luca Antonelli (Milan), Davide Astori (Fiorentina), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Matteo Darmian (Manchester United/Ing), Mattia De Sciglio (Milan), Lorenzo De Silvestri (Sampdoria);

Centrocampisti: Giacomo Bonaventura (Milan), Antonio Candreva (Lazio), Alessio Cerci (Milan), Stephan El Shaarawy (Monaco/Fra), Alessandro Florenzi (Roma), Emanuele Giaccherini (Bologna), Claudio Marchisio (Juventus), Riccardo Montolivo (Milan), Marco Parolo (Lazio), Roberto Soriano (Sampdoria);

Attaccanti: Manolo Gabbiadini (Napoli), Eder (Sampdoria), Stefano Okaka (Anderlecht/Bel), Graziano Pellè (Southampton/Ing), Simone Zaza (Juventus).

Emerge il ritorno di Marchisio, Cerci e Okaka: il centrocampista della Juve manca a Coverciano da giugno, mentre l’ultima chiamata del milanista risale allo scorso marzo, l’attaccante dell’Anderlecht, invece, torna in azzurro dopo un anno (seconda convocazione per lui in Nazionale maggiore).

A far parlare sono però gli esclusi Berardi, (ancora una volta) il centrocampista rosanero Vazquez ma su tutti risalta la mancata convocazione di Insigne. Il tecnico ha così spiegato la loro assenza: “Insigne e Berardi non sono stati convocati per scelta tecnica: guardo agli atteggiamenti fuori e dentro il campo, a chi ha voglia ed entusiasmo di indossare la maglia azzurra – dice Conte -. C’è chi ha capito l’importanza di questa maglia subito, chi pian piano e chi ancora no. Chi viene qui deve pensare alla Nazionale a 360° e non al proprio club: lo devono capire anche le società, se poi questo non avviene è un fatto relativo ma di sicuro serve rispetto per noi“. Dichiarazione che sa di frecciatina allo scugnizzo partenopeo reo di aver lasciato, per un leggero infortunio al ginocchio, il ritiro azzurro in occasione degli ultimi impegni di qualificazione agli Europei.

Non credo che la maglia azzurra debba essere spiegata a nessuno e chi non la capisce è inadatto e inopportuno a vestirla” ha detto Conte. Vero è che si trattava di una conferenza stampa per presentare la nuova maglia dell’Italia e certe affermazioni possono anche essere di circostanza ma il ct in realtà mette le cose in chiaro e ci tiene a sottolineare l’importanza di vestire la maglia della Nazionale: in pratica, solo chi ne capisce il valore, indipendentemente da doti tecniche e forma (ancor meno dagli sponsor) sarà preso in considerazione.

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Conte, insomma, non fa sconti, nemmeno se ti chiami Pirlo. Il regista infatti, come Giovinco, ha concluso la stagione in Mls e resterà fermo fino a marzo. Il ct parla chiaro: “Se a marzo Pirlo non mi darà le risposte che spero, dovrò fare le mie valutazioni e considerare che lui possa non far più parte della Nazionale. Se tornasse a giocare in Italia sarei molto contento, potrebbe allenarsi in una certa maniera e farebbe ancora la differenza. Il mio timore è che questa lontananza gli faccia perdere tutto questo“.  Il ct è consapevole che presto o tardi sarà costretto a considerare un’Italia senza Pirlo “Devo essere freddo nelle valutazioni, so che va per i 37“.

Presentata la nuova maglia della Nazionale siamo certi che Conte sia già al lavoro per preparare la gara contro il Belgio che, sarà anche un’amichevole, ma figuriamoci se digerirebbe una sconfitta: “Sono primi nel ranking e questa è la riprova della crescita enorme che ha avuto questa squadra. Ho scelto questo tipo di amichevoli proprio per testare la squadra e capire a che punto siamo. Capire anche dal punto di vista tattico se possiamo permetterci alcune situazioni. Sono curioso di capire cosa potremo fare contro il Belgio che è un top team. Sarà una sfida difficile e affascinante“.

Caterina Autiero