Torna il Derby d’Italia, torna Inter-Juventus
Una delle sfide più attese e seguite dell’anno ritorna alla Scala del calcio, San Siro.
Parliamo di Inter – Juventus, una delle sfide più iconiche e affascinanti che possa offrire la nostra Serie A. Nonostante Calciopoli che ha reso le due squadre acerrime nemiche, nonostante le tifoserie accanite rivali, il Derby d’Italia è e sarà sempre molto di più di un semplice agguerrito big match.
Inter – Juventus ( o Juventus – Inter che dir sì voglia) è e sarà per sempre molto di più di qualche sterile polemica.
Le due squadre nel corso dei decenni hanno avuto fra le loro fila veri Campioni di caratura Mondiale, uomini che hanno scritto le pagine più belle della Serie A. Nelle due squadre si sono succeduti Capitani che sono stati anche condottieri e maestri di fair play.
Nonostante le tempeste, le cessioni difficili e complicate (in ordine di data Lukaku e Cristiano Ronaldo) gli addii dolorosi, e appunto i botta e risposta che si sono accavallati nel corso degli anni, la magia di questa partita è sempre rimasta intatta.
Una magia che gli amanti del bel calcio sperano di ritrovare anche nel big match di San Siro, dove i padroni di casa guidati da Simone Inzaghi ospiteranno i bianconeri di Max Allegri.
Una Juventus che ha tutta la grinta e la voglia di far suo anche questo scontro diretto, dopo aver sconfitto la scorsa settimana la Roma all’Allianz Stadium.
I padroni di casa al contrario sono reduci da una bruttissima sconfitta contro la Lazio all’Olimpico e hanno assolutamente bisogno di non perdere terreno per la corsa scudetto, considerati la netta vittoria del Milan contro il Bologna e il Napoli che viaggia con il vento in poppa.
Partendo da questi presupposti, come sarà questo Derby d’Italia?
Per l’occasione abbiamo intervistato gli amministratori di due delle pagine Instagram più amate e seguite: Stefano di Mister di Provincia e Frank Bianconero.
Inter – Juve è LA sfida, perché il Derby d’Italia ha da sempre un sapore particolare?
S: sono sfide che regalano sempre grandi emozioni e la rivalità tra le due squadre le rendono ancora più sentite e ricche di adrenalina anche tra i tifosi.
F: Questa partita è tanto sentita soprattutto dal 2006 con Calciopoli, sono fra le due squadre più tifate, e se vogliamo mettere un po’ di pepe, l’Inter è sempre stata un po’ invidiosa della Juventus!
Cosa significherebbe per le squadre, per le tifoserie e per gli allenatori vincere questa partita?
S: Potrebbe cambiare la stagione delle due squadre dando consapevolezza della propria forza, andare a minare invece le certezze e il morale della squadra perdente.
F: Questa gara può avere diverse sfaccettature. l’Inter se dovesse perdere verrebbe agganciata dalla Juve e andrebbero ad aumentare perciò le squadre al vertice.
Dovesse perdere la Juventus, si troverebbe a dire addio al sogno scudetto.
Rimanendo sempre in tema di allenatori, quanto è alta la percentuale di innamoramento della piazza verso i due mister?
S: Allegri è stato amato, poi odiato ed ora nuovamente amato. Inzaghi verrà amato dai tifosi dell’Inter indipendentemente dai risultati. E’ arrivato in una situazione molto particolare, ma la sua passione e il suo attaccamento nonostante le difficoltà che ha dovuto affrontare, societarie e di mercato, sono e saranno sempre riconosciute dai tifosi nerazzurri.
F: L’Inter ha perso un grandissimo allenatore. Alla Juve e ai tifosi serviva il ritorno di Allegri.
Al di là della gara, quale delle due visioni di calcio e gestioni del gruppo ti convince di più e perché?
S: Sono due visioni di gioco totalmente differenti. Non ce n’è uno giusto e uno sbagliato anche perché in Italia purtroppo si è troppo condizionati dal risultato. Per mio gusto personale preferisco il gioco di Inzaghi, molto più propositivo e meno difensivo. E’ più bello da vedere e più spettacolare all’occhio del tifoso
F: Il calcio di Inzaghi è interessante, ma dal mio punto di vista legge male i momenti della partita
Allegri ormai si conosce, professa equilibrio ed è molto attaccato ai risultati (e questo per me conta, a questi livelli) preferisco Allegri.
Chi dei due ha secondo te il compito più difficile?
S: Sicuramente Inzaghi. Ripetere il lavoro di Conte senza Hakimi, Lukaku, Eriksen e tutti i problemi societari è sicuramente una impresa ardua.
F: Allegri, che arriva dopo 2 anni di gestione sbagliata, sia dal punto di vista tecnico che societario.
Quali sono a tuo avviso i punti di forza e le criticità delle due squadre?
S: I punti di forza della Juve sono sicuramente la solidità difensiva ritrovata con un Chiellini in superforma e le ripartenze di Chiesa, al momento non ancora esploso come nelle notti magiche italiane, ma sempre molto pericoloso. L’Inter ha grande potenzialità e soluzioni offensive, ma deve limitare le ripartenze in campo aperto degli uomini di Allegri abilissimi da questo punto di vista.
F: A mio avviso l’Inter con Inzaghi ha smesso di essere granitica come negli anni passati, in attacco invece ha un gioco più fluido con scelte diverse.
La Juve è tornata squadra solida perciò ottima la difesa, ma in fase offensiva deve fare ancora tanto e creare di più.
A chi delle due farebbe più male un’eventuale disfatta e perché?
S: All’Inter. Inzaghi viene da una sconfitta a Roma e sa che il treno scudetto può allontanarsi venendo sommerso dalle critiche. La Juve arriva da una serie di risultati positivi con il vento in poppa e ha invertito la rotta dopo un inizio di stagione non proprio esaltante.
F: Alla Juve sicuramente, perché le gravi battute d’arresto nelle prime quattro giornate possono già costare al tricolore.
La Serie A ha salutato Lukaku e Cristiano Ronaldo. Quale delle due squadre è riuscita a superare meglio la loro cessione?
S: Per ora l’Inter. Ha trovato un Dzeko molto motivato che si è subito integrato con la certezza Lautaro. Perdere un pluripallone d’oro come CR7 è ovviamente un grande problema che a mio avviso Allegri non ha ancora risolto, ma chiunque avrebbe difficoltà senza un cannoniere da minimo 25 gol in campionato l’anno.
F: L’Inter nonostante abbia perso Lukaku è rimasta più o meno con la stessa struttura di gioco. La Juve deve ritornare a essere gruppo vincente dopo che l’accentratore CR7 è andato via, perciò tutti devono essere un più responsabilizzati.
Ci sono più rimpianti, rimorsi o dolori in queste e due cessioni?
S: Per me niente di tutto questo. Allenatori e giocatori vanno e vengono scrivendo ovviamente la storia delle squadre, ma Juve e Inter rimarranno. I tifosi si sono ripresi dall’epoca Platini, Del Piero, Buffon da una parte, Altobelli, Zenga, Ronaldo etc. etc. dall’altra e se ne faranno una ragione trovando nuovi idoli e nuovi giocatori in cui rappresentarsi.
F: Sicuramente ci sono sempre dei rimpianti quando dur tra i giocatori più forti al mondo cambiano Campionato, non ci rimette solo la squadra ma anche lo stesso sistema calcio italiano.
Un Derby d’Italia del passato che secondo te merita di essere ricordato ai posteri…
S: 16 aprile 2010 Inter – Juve 2 – 0 con l’eurogol di Maicon per l’Inter del triplete di Josè Mourinho e 28 aprile 2018 Inter Juve 2 – 3 con la rimonta nel finale bianconera.
F: Il primo anno vincente di Conte, 2011/12 Juventus – Inter 2-0, Cacares e il capitano Del Piero.
Cosa manca a questa inter / Juventus per spiccare definitivamente il volo
S: Al momento soltanto la continuità. Sicuramente il tempo aiuterà a capire chi riuscirà con il lavoro settimanale, a raggiungere i risultati sul campo sperati
F: alla Juve per me manca un grande centrocampista e un vero numero 9.
Vogliamo azzardare un pronostico?
S: Inter, ma solo se l’Inter va in vantaggio per prima, altrimenti 0 – 2.
F: Inter – Juventus 1-2 non sono scaramantico.
Giusy Genovese