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Il campionato a 360 gradi: dalla lotta scudetto alla lotta salvezza, passando per l’Europa

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La classifica parla chiaro, lo scudetto è affare per due: Napoli primo in classifica a 50 punti, Juventus seconda a 48. Una lotta a due a suon di gol. Solo nella giornata di ieri, le due squadre hanno messo a segno ben 9 reti, demolendo, nel senso letterale del termine, rispettivamente Empoli e Chievo. E se noi italiani siamo sempre stati abituati a identificare la più forte del campionato come la squadra che ha la miglior difesa, ora dovremmo ricrederci, iniziando ad ampliare le vedute. Napoli e Juve, infatti, sono delle vere e proprie macchine da gol. Certo, hanno anche due difese d’acciaio, ma quello che colpisce è la capacità dei due reparti offensivi di centrare la porta con una facilità a dir poco disarmante.

Jose' Callejon. ANSA/CIRO FUSCO

Cinquanta sono le reti fatte dalla squadra di Maurizio Sarri dall’inizio del campionato: gli azzurri, infatti, hanno il miglior attacco della serie A. Non era difficile aspettarselo visto che il capocannoniere è Gonzalo Higuaìn, l’attaccante più prolifico di tutti i campionati europei, a quota 22 reti. L’argentino da solo ha segnato lo stesso numero di reti fatte fino ad ora dall’Atalanta, giusto per intenderci. Ma non dimentichiamoci di Lorenzo Insigne: l’attaccante napoletano, infatti, per la prima volta nella sua carriera, ha raggiunto la doppia cifra in serie A con dieci centri. Funziona, e anche molto bene, l’attacco bianconero che dall’inizio del campionato ha finalizzato con successo per ben 42 volte, grazie alle giocate del giovane talento argentino Paulo Dybala, sempre più idolo dei tifosi, e a Mandzukic, attaccante di tutto rispetto, senza dimenticarci del ritorno di Alvaro Morata, protagonista assoluto nel match del Bentegodi. Quello che si chiedono un po’ tutti è chi alla fine la spunterà, ma molte risposte le avremo sicuramente tra dodici giorni, nello scontro diretto allo Juventus Stadium.

Se la lotta per il titolo riguarda solo due squadre, la lotta per un posto in Champions è molto più incerta e vede ben quattro club darsi battaglia. Fiorentina e Inter non sanno più vincere e i loro passi falsi hanno permesso a Roma e Milan di rientrare nella corsa per un posto nell’Europa che conta. I rossoneri in particolare, dopo la vittoria netta nel Derby, potrebbero mettere paura alle avversarie: i punti ora sono 36, a sole sei lunghezze dal terzo posto occupato dalla Fiorentina, ma il morale in questi casi fa tanto, così come la paura fa novanta. Stiamo parlando della squadra di Roberto Mancini che non vince da quattro turni, con un misero bottino di due pareggi e due sconfitte. Il tecnico non sa più come motivare la squadra, quella squadra che un mese fa era quotata da tutti come la vincente del campionato e che ora oltre a non vincere, ha perso la propria identità.  Rientra prepotentemente anche la squadra di Luciano Spalletti che con la vittoria sul Frosinone ha raggiunto quota 38 punti, portandosi a -4 dal terzo posto.

Infine arriviamo alle zone basse della classifica dove la situazione risulta più chiara e nitida con il Carpi a 19 punti, Frosinone a 16 e Verona ultimo a quota 11 punti, unica squadra del campionato a non aver ancora vinto nemmeno una partita. A movimentare però la lotta per non retrocedere ci sta pensando la Sampdoria che con Vincenzo Montella non è riuscita a invertire il trend negativo: con il napoletano in panchina, i blucerchiati hanno perso sette partite su dieci, vincendone appena due e pareggiando una volta sola, avvicinandosi così alla zona retrocessione, con soli quattro punti in più rispetto al Carpi, terzultimo in classifica. Quest’ultimo viene da una striscia positiva di cinque risultati utili consecutivi (due vittorie e tre pareggi) e sempre più sembra poter insidiare la Sampdoria, povera di vittorie e impoverita dal calciomercato con le partenze di Eder e Regini, nonostante l’arrivo dell’ultim’ora di Fabio Quagliarella.

Insomma, i numeri non mancano e le sorprese nemmeno, con un campionato così ci sono tutte le premesse per un finale di stagione ad alto tasso di adrenalina.

Martina Giuliano

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