Lo scorso fine settimana è iniziata la stagione calcistica statunitense e canadese della Major League Soccer (in sigla MLS) il massimo campionato d’oltreoceano.
Nel girone Western Conference che comprende le squadre che si trovano nella parte occidentale del paese, è stata giocata la partita più fredda della storia del calcio americano: Colorado Rapids-Portland Timbers.
Nello stadio DSG Park (Dick’s Sporting Good) situato nella cittadina Commerce City nello stato del Colorado, il termometro segnava -18° F. (circa -8° C.) e le immagini giunte sono eloquenti: il prato verde ricoperto da una bianca coltre di ghiaccio e neve che però non ha fermato lo spettacolo e la partita è stata giocata interamente fino al fischio finale giunto anche dopo 5 minuti di recupero.
La gara è terminata 3-3 ed è stata, nonostante le rigide temperature, emozionante, divertente e ricca di gol.
Il primato della partita più fredda della storia del calcio in assoluto, spetta all’Europa League e risale al 1° dicembre 2010 tra Rosenborg-Bayer Leverkusen.
Nelle terre norvegesi del Trondheim dove si trova lo Lerkendal Stadion che ospitava la partita, la temperatura si aggirava intorno ai –15° C.
Una delle immagini più rappresentative della gara è quella che ritrae i giocatori seduti in panchina ricoperti all’inverosimile per ripararsi dal freddo polare.
Il record italiano della partita più fredda è quello della finale di Supercoppa Europea del 1984 tra Juventus e Liverpool giocata a Torino, il 16 gennaio del 1985 durante uno degli inverni più rigidi mai registrati in Italia.
Lo Stadio Comunale del capoluogo piemontese ospitò la partita mentre il termometro registrava una temperatura intorno al -3° C.
La neve che era caduta nei giorni precedenti era stata raccolta a bordo campo e faceva da cornice al rettangolo verde.
La Juventus vinse 2-0 e conquistò la prima Supercoppa Europea della sua storia.
Il climi impazziti di questi ultimi anni rendono molto frequenti queste condizioni avverse che compromettono il regolare svolgimento delle competizioni sportive.
Se in caso di pioggia abbondante la partita può essere sospesa e rinviata, soprattutto perché i campi si allagano e il pallone non rimbalza, questo non avviane se c’è neve, ghiaccio e le temperature sotto lo zero.
Il prato ghiacciato o innevato diminuisce l’attrito e il pallone scivola senza fermarsi, sono difficili le rimesse laterali e i calci piazzati perché i giocatori hanno difficoltà a imprimere alla sfera la giusta forza e la giusta traiettoria.
In queste situazioni i giocatori in campo hanno molto più bisogno del sostegno e soprattutto del calore dei propri tifosi che sono i soli a poter riscaldare l’atmosfera con i loro cori.
Gisella Santoro