Il calcio femminile in 5 pillole

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Una carrellata sulle novità del calcio femminile in Europa e in Italia

Eccoci di nuovo con il nostro appuntamento mensile a raccontare cosa nel calcio femminile è cambiato o si sta facendo in Europa e nel mondo dare nuova linfa al movimento.

Pronti?

  • Lisa Alborgetti. La centrocampista dell’Atalanta Mozzanica è stata premiata con la Benemerenza Sportiva dal Coni. Un riconoscimento agli atleti che si sono distinti per la loro carriera, professionalità, impegno e dato lustro allo sport italiano.
  • Prezzi biglietti partite. Una ricerca della BBC, ha evidenziato che in Inghilterra i prezzi per assistere a gare di calcio femminile è cresciuto del 23% ma, nonostante ciò, è un costo sempre inferiore rispetto ai cinque campionati maggiori maschili. La società che applica il prezzo più elevato è il Manchester City con 70 sterline. In Italia? Uno studio in materia non esiste anche perchè ci sono società che fanno assistere gratuitamente agli incontri e società che fanno pagare il biglietto come la Fiorentina che chiede da 1 a 10 euro per assistere a un match di campionato.
  • Questione marketing. Il programma quinquennale della Uefa, punta su diversi aspetti: la commercializzazione di pacchetti di sponsorizzazione e a tal proposito si sta valutando l’ipotesi di affidare a un’agenzia del Regno Unito la gestione esclusiva della pubblicità del calcio femminile; si sta portando avanti un progetto per realizzare una campagna pubblicitaria e di immagine che abbia come testimonial protagonisti dello sport; infine garantire più visibilità alla finale di Champions League femminile magari separarla nettamente da quella maschile.
  • I Mondiali. Come l’Italia anche l’Olanda maschile non andrà in Russia; come noi speriamo nella ragazze di mister Bertolini per i Mondiali 2019, le olandesi hanno già vinto l’Europeo e la sua calciatrice più rappresentativa, Vivianne Miedema, ha affermato in una recente intervista: “Ora è importante raggiungere l’uguaglianza a livello di condizione economiche in Nazionale. Noi ci mettiamo lo stesso impegno dei ragazzi, però siamo campionesse d’Europa mentre loro non si sono qualificati per i Mondiali”:
  • L’evoluzione del movimento. La relazione Uefa “Il calcio femminile all’interno delle federazioni 2017”, dimostra che il movimento è in ascesa negli ultimi 5 anni:il numero delle calciatrici è cresciuto del +7,5% in un anno, sei nazioni europee hanno più di 100mila calciatrici, nel 2016 erano 17.553 gli allenatori qualificati (nel 2017 sono già 19.474), gli arbitri qualificati sono cresciuti del 70% in quattro anni.

Francesca Di Giuseppe