Home Russia 2018 Semifinali Il calcio è un sogno chiamato Croazia

Il calcio è un sogno chiamato Croazia

La Croazia da punto interrogativo diventa realtà fatta di collettivo, umiltà, caparbietà, classe, organizzazione e un sogno da realizzare

0

Il calcio è fatto di cose semplici. Un rettangolo verde, undici uomini che lottano per un unico obiettivo.
Il calcio è una maglia sudata, una zolla di erba staccata, un aggancio al limite dell’area e la palla che entra in rete.

EPA/RONALD WITTEK EDITORIAL USE ONLY EDITORIAL USE ONLY
Il calcio ieri sera è stato il colpo di testa di un magistrale Perisic e la tenacia senza fine di Mandzukic, il condottiero senza paura, che a 7 minuti dai calci di rigore – gli ennesimi – per la Croazia, si carica la squadra sulle spalle e la trascina, letteralmente, in finale.
Sovvertendo pronostici, sicurezze e l’alterigia anglosassone che già si vedeva proiettata a domenica contro la Francia.
Il calcio è ancora vivo fino a quando potremo assistere a un Mondiale come questo di Russia che condanna all’ombra il funambolo Neymar e innalza sull’altare un calciatore umile e indistruttibile e che ci fa assistere alla trasformazione di una squadra da punto interrogativo a assoluta certezza.
EPA/PETER POWELL EDITORIAL USE ONLY
Guidata da un mister ai più sconosciuto ma che ha già fatto la storia di una Nazione che, per la prima volta nella propria esistenza, arriva a disputare la massima partita di un Campionato del Mondo.
Scusateci se preferiamo questo calcio: vero, fatto di poche luci e pochi riflettori, senza annunci speciali e titoloni ridondanti che catalizzano intere piazze. Scusateci se al fenomeno preferiamo la normalità, se alla Star preferiamo un collettivo che diventa tutt’uno.
EPA/STR
Forse, in ciò che ha fatto la piccola Croazia non c’è nulla di normale se non un piccolo, gigantesco sogno che si realizza.
Daniela Russo

Exit mobile version