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Il calcio dalla A alla Z di Roberta Savarese

Roberta Savarese ci racconta il suo calcio dalla A alla Z.

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La vita è una partita di calcio fra un ciak e l’altro

Nasce da questo pensiero la nuova rubrica di Gol di Tacco ASpillo, la nostra testata giornalistica composta esclusivamente da donne!

Parlare di calcio al femminile, in toni meno seri e urlati, più ironici e irriverenti è l’intento della redazione più rosa del web! Intento che da oggi si è tramutato anche in una simpatica intervista alfabetica, dove donne raccontano la vita attraverso la metafora del calcio o il calcio attraverso piccole storie di vita.

 

E’ Roberta Savarese, nota giornalista dal cuore azzurro, a inaugurare la nostra rubrica. Con ironia e professionalità, Roberta si è sottoposta senza parsimonia alle nostre domande!

 

Amore: Per questo sport che, nonostante tutto, nessuno ci toglierà mai.
Bandiera: Dove sei? Tra le perdite più tristi, il senso di appartenenza a una maglia, un gagliardetto, una bandiera.
Calcio femminile: Quando il gol di tacco misura almeno 16 centimetri! Più difficile ma lo spettacolo è assicurato.
Derby: Della Lanterna del sud di Roma di Milano di Italia! Forse ancora tra i match più appassionanti.
Emozioni: Quelle che nessuno mai ci toglierà! Al suon di gol!
Fuorigioco: Dove il guardalinee si gioca la carriera! Scherzi a parte, le imperfezioni fanno parte del gioco.
Gavetta: Quanta ne ho fatta! Sotto la pioggia sotto la.neve rigorosamente con penna e taccuino.
Hooligans: Il sottile confine tra il tifo e l’eccesso… Quando era bello urlare ed incitare prima che si superasse quel confine.
Invasione di campo: Che sia di festa! Quando il Napoli fu promosso in Serie A assieme al Genoa… Che festa che invasione.
Jolly: È quel calciatore che adoro. Quello che inquadri come un esterno, poi ti diventa un bomber… Tipo Mertens?

Ko: Quello contro il Liverpool quanto brucia…
Legno: È un po’ come nella vita, se li colpisci è perché ci provi. Ben vengano.
Mister: Ancelotti. Che gioia vedere sulla panchina del Napoli quello che reputi il mister per eccellenza. Mister, non allenatore… Perché il mister è quello a cui vuoi pure bene.
Nazionale: Che tasto dolente! Dove è finita la nostra? Ci manca, ci mancano i fasti di un calcio che l’Italia merita.
Onestà: un valore che anche nello sport andrebbe recuperato.
Paura: Mai!
Q…: come questa intervista! Niente male eh?
Rigore: Quello che divide le persone in due categorie: quelli che guardano e quelli che si coprono gli occhi. Io rigorosamente ad occhi aperti!
Social network: La nuova era. Un po’ bruttina ma se penso a quanto dovevo penare per ottenere una formazione ufficiale! Oggi basta il tweet! Bene ma attenzione. Strumento fatale.
Tacco: Di chi la butta in rete e fa esplodere lo stadio.
Urlo: Del San Paolo in Champions! Esperienza da vivere una volta nella vita per tutti al di là dei colori.

Vittoria: Unica cosa che conta!
Wags: sicuramente più belle dei loro mariti e compagni. Avete visto la fidanzata di Milik per caso?!
Xenofobia: Stupida realtà. Una parola da cancellare!
Ying e Yang: E chi riesce ad essere così zen durante i novanta minuti? Fatemelo sapere!
Zona Cesarini: per capire che nel calcio, come nella vita, non è mai troppo tardi! Per un gol per un recupero, per quei valori dello sport. Che ci hanno fatto innamorare…

 

A cura di Giusy Genovese

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